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L’Argentina civile oggi in Plaza de Mayo in difesa dei diritti umani

Oggi alle 18.00 parteciperò, al fianco di Abuelas e Madres di Plaza de Mayo, alla grande manifestazione in Plaza de Mayo contro la decisione della Corte Suprema argentina (ma frutto di un perverso scambio col governo Macri) di applicare per… Continua

Se Emmanuel Macron è Zapatero e Mélenchon si presta voti con Le Pen

La scoria lepenista non ha sfondato. Aveva il traino di Trump, della Brexit, del terrorismo (ma i media italiani ne amplificano la portata), della menzogna sistematica e della frustrazione razzista dell’uomo bianco che vivaddio non è più il centro del… Continua

Sul Venezuela, guardando le cose dal basso

Molti mi chiedono del Venezuela. Cercando di rompere il monoscopio mainstream sul presunto golpe operato da Nicolás Maduro dico subito, e spiego perché, che non sono d’accordo, una volta di più con l’interpretazione dell’OEA, dei governi di destra latinoamericani (alcuni… Continua

La pistola puntata di Donald Trump contro il Messico

Gli Stati Uniti di Trump hanno un’agenda regionale nordamericana in parte fasulla, in parte mediatica e in parte concreta ma sanno di giocare sul velluto finché dall’altra parte c’è lo screditato Enrique Peña Nieto (nella foto l’incontro di agosto 2016… Continua

L’America latina e gli USA al tempo di Donald Trump e di America First

Che vuol dire per l’America latina quel mantra “America first”, declinato ossessivamente da Donald Trump? Il neo-isolazionista Trump, che non ammetterebbe mai che anche gli immigrati siano americani, vuole un muro che, come a Berlino, divida in due il Continente… Continua

Come in Siria. Dieci anni di guerra civile occultata in Messico

A dieci anni dall’inizio della cosiddetta “guerra al narcotraffico” in Messico l’INEGI, l’ISTAT messicana, dà i numeri. Sono numeri sgonfiati almeno di un 20-30% di quelli reali, ma non per questo sono meno terrorizzanti. Escludendo il 2016, quindi in nove… Continua

Fidel Castro, un uomo di sinistra

New York – Con la morte di Fidel Castro finisce il Novecento. Non è una frase fatta, non finisce solo per Cuba o per l’America, ma finisce un mondo che vide nelle ideologie, nel liberalismo o nel socialismo, le forme… Continua

Colombia: la pace era un’illusione e la democrazia è random

Il referendum popolare che doveva ratificare gli accordi di pace tra governo di Bogotà e guerriglia delle FARC, raggiunti all’Avana con l’appoggio di tutta la comunità internazionale, si è risolto con la vittoria del No. Il 50.2% del 37% di… Continua

Dopo le Olimpiadi, il Brasile al giorno decisivo per Dilma

Dopo trenta Olimpiadi ospitate dal Nord del Mondo (includendovi in un Occidente capitalista globale Tokio, Seul, Pechino, l’Australia, possiamo discutere su Messico 1968) le prime Olimpiadi sudamericane, celebrate in un Brasile simbolo indiscutibile del Sud del Mondo, sono passate alla… Continua

Tony Blair, il criminale di guerra del rapporto Chilcot, va processato anche in nome dei pacifisti del 2003

Leggi il rapporto Chilcot (si consiglia almeno la copertura del Guardian), dal nome del presidente della commissione d’inchiesta britannica sulla guerra in Iraq, e il sapore è doppiamente amaro. Amaro innanzitutto perché l’instabilità del mondo attuale, una regione intera nel… Continua

Brasile, le responsabilità del PT e il golpe da fermare

Restaurazione completata in Brasile. Dilma Rousseff, che aveva vinto le elezioni con oltre 54 milioni di voti, viene sostituita da un governo che non si limita a metterla in stato d’accusa per presunte violazioni, ma ribalta completamente il segno politico… Continua

Organizzazione Stati Americani: “l’impeachement contro Dilma Rousseff è infondato”

Luís Almagro, segretario generale della OEA (Organizzazione degli Stati Americani), l’unica istituzione continentale nella quale gli USA mantengono un ruolo di riferimento, rispetto a quelle esclusivamente latinoamericane prosperate nel decennio passato, si è riunito con la presidente costituzionale del Brasile,… Continua

Doina Matei, la zingara rapitrice e le altre

Il clamore forcaiolo del caso della semilibertà a Doina Matei m’induce a ripubblicare (per la prima volta online) un capitolo di un mio libro del 2009, Storia critica dell’informazione al tempo di Internet, Nuovi mondi. Oggi come allora, all’alba dell’era… Continua

Golpe in Argentina, 40 anni: RAI Storia e Wikiradio con Gennaro Carotenuto

A quarant’anni dal colpo di Stato civico-militare dei 30.000 desaparecidos in Argentina, sul contributo “civico”, spesso occultato dietro il “militare”, e sulla continua reversibilità del percorso per il rispetto dei diritti umani, che pure aveva vissuto una vera primavera durante… Continua

Argentina a 40 anni di distanza, cosa resta della dittatura

Golpe in Argentina, interventi di Gennaro Carotenuto a Wikiradio (oggi h.14) e RaiStoria (domani 21.30). Quando il 24 marzo 1976 il colpo di stato civico-militare in Argentina diviene realtà, per molti, questo appare come l’unica soluzione al caos nel quale… Continua

Il detenuto-desaparecido Giulio Regeni poteva essere salvato

I primi risultati dell’autopsia a Giulio Regeni, che datano la morte a poche ore prima del ritrovamento del corpo, affermano senza equivoci che il dottorando friulano è stato per circa nove giorni un detenuto-desaparecido nelle mani di qualche polizia o… Continua

Venezuela, finale di partita?

Il meglio della rivoluzione bolivariana, nata dal fallimento sia economico che etico del modello neoliberale che le destre vogliono riportare in auge in tutto il Continente, è dietro le spalle. Il colpo di timone evocato da Hugo Chávez difficilmente potrà… Continua

Argentina, la restaurazione neoliberale di Mauricio Macri. La fine del mondo?

C’è un elemento nel voto presidenziale argentino, che porta alla Casa Rosada il neoliberale duro e puro Mauricio Macri, sul quale non bisogna smettere di porre l’accento. Dodici anni di governo di centro-sinistra, a 32 anni dalla caduta dell’ultima dittatura,… Continua

La fine del kirchnerismo e del ciclo progressista in America latina?

È tempo di provare un’analisi che vada oltre il mero risultato del primo turno presidenziale argentino, ma che da questo parta. È finito, anche se vincesse Daniel Scioli, il ciclo kirchnerista che ha ricostruito il paese dopo il default del… Continua

Argentina, Daniel Scioli o ballottaggio? Ma il kirchnerismo sopravviverà a se stesso?

Trentadue milioni di argentini votano per decidere chi succederà a Cristina Fernández de Kirchner e in che misura proseguiranno tanto la fase della ricostruzione dell’autorità dello Stato dopo il crollo del 2001, come il ciclo progressista nella Regione sul quale… Continua