Oggi alle 18.00 parteciperò, al fianco di Abuelas e Madres di Plaza de Mayo, alla grande manifestazione in Plaza de Mayo contro la decisione della Corte Suprema argentina (ma frutto di un perverso scambio col governo Macri) di applicare per… Continua
È in libreria la mia terza monografia: Todo cambia. Figli di desaparecidos e fine dell’impunità in Argentina, Cile e Uruguay, Le Monnier 2015. Todo cambia, è un titolo che non ricorda solo la negra Mercedes Sosa, ma ancora di più,… Continua
Domattina, giovedì 11 settembre, alle 11.00 Gennaro Carotenuto interverrà a Radio3Mondo, Radio3 RAI per parlare del 41esimo anniversario del colpo di Stato in Cile dell’11 settembre 1973.
Se ci sarà il tempo proverò a parlare di alcune evidenze emerse da… Continua
Per motivi di ricerca, nelle ultime settimane mi sono avvicinato alla Segreteria per i diritti umani del governo argentino. Dopo la svolta kirchnerista sulla sanzione dei crimini della dittatura e un complicato (e lungi dal concludersi) percorso di epurazione dei… Continua
La battaglia per la verità e giustizia sulle violazioni dei diritti umani in America latina non finisce mai. I repressori Jorge Olivera y Gustavo De Marchi (foto), condannati appena tre settimane fa all’ergastolo il primo e a 25… Continua
Jorge Rafael Videla, il dittatore argentino dei 30.000 desaparecidos, muore in carcere da sconfitto, da ergastolano, da genocida. Come ha detto Estela Carlotto, la leader delle nonne di Plaza de Mayo, «era un uomo disumanizzato» ed è fin troppo semplice… Continua
Lenta ma viene la giustizia anche nei paesi dove meno si pensava potesse arrivare. Ieri in Guatemala l’ex-dittatore Efraín Ríos Montt è stato condannato a 80 anni di carcere per genocidio e violazioni dei diritti umani al termine di un… Continua
Samir Naji al Hasan Moqbel, è prigioniero a Guantanamo dal 2002. Non è mai stato incriminato né processato. Da 70 giorni è in sciopero della fame. Ha raccontato la sua storia, attraverso un interprete arabo, agli avvocati di Reprieve, una… Continua
Il sito jesuiten.org, che aveva pubblicato già lo scorso 15 marzo una dichiarazione dell’86enne padre Franz Jalics (foto), uno dei due gesuiti sequestrati per cinque mesi in Argentina durante la dittatura civico-militare, e per la denuncia dei quali molti autorevoli… Continua