Per “La Repubblica” l’Africa non è più politica estera ma solo “solidarietà”

Apprendo con sconcerto da una lettera dell’antropologa Giusy Muzzopappa che il quotidiano “La Repubblica” ha spostato la labile copertura che offriva dei fatti che concernono l’Africa subsahariana e altre regioni del Sud del mondo dalla redazione “esteri” ad un nuovo spazio definito “mondo solidale”.

La riduzione dell’Africa e tutti i Sud del mondo ad un fatto di cooperazione, solidarietà, aiuti umanitari espunge tale parte del pianeta dal contesto geopolitico mondiale del quale è (ovviamente) pienamente parte in un contesto di trasformazione (si veda per esempio il ruolo cinese) che con la solidarietà non ha nulla a che vedere.

A “La Repubblica” devono aver pensato che fosse una furbata liberarsi del peso dell’Africa e appaltarne la scarsa copertura a qualche intervistina a ONG o a missionari che è un altro eterno modo di guardarsi l’ombelico e raccontare noi stessi e quanto siamo buoni o cattivi verso quei negretti incapaci di prendere in mano la loro vita senza il paternalismo dell’uomo bianco. E’ l’ennesima dimostrazione del “colonialismo mentale” che affligge la stampa italiana e dal quale non sfugge “La Repubblica”. Poco interesse, pochi soldi, nessun esperto, scarsa o nulla copertura giornalistica, per una terra che diventa incognita solo perché non viene studiata.