Per chi ne avesse ancora voglia, ecco l’ennesima replica di Gabriella Carlucci, la soubrette prestata da Mediaset a Montecitorio, nella quale continua a diffamare e insultare il prof. Maiani. Tra le perle della plurilaureata (al Cepu?) onorevole di Silvio Berlusconi:… Continua
Chi muore, come Miguel Ángel Blanco, un ragazzo di 29 anni che militava nel PP, o Isaías Carrasco, un giovane di 42 anni che militava nel PSOE, ammazzato oggi, non conta nulla.
E’ facile sparare nel mucchio. E se qualcuno… Continua
Nel momento più difficile della “crisi andina”, dopo la violazione del territorio ecuadoriano da parte dell’esercito colombiano, è stato un trionfo la grande manifestazione della Colombia democratica contro il paramilitarismo e il terrorismo di Stato.
Il regime di… Continua
Le parole sono importanti ma il senso delle parole lo è ancor di più. Nel nostro linguaggio corrente un Seminario è un luogo di pace e di mitezza, una scuola talmudica è un luogo di pace e di mitezza, una… Continua
Ieri si sono svolti i funerali di Filippo Cannonero, il camallo di Genova morto sul lavoro, mentre a Molfetta si piangono altri cinque lavoratori morti. Intanto Marco Pannella si mette in sciopero della fame e della sete per salvare il… Continua
Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini di Gravina, Ciccio e Tore, è probabilmente stato un pessimo padre e un uomo violento e spregevole. O peggio.
O semplicemente è figlio dell’ignoranza che si scontra e perde con la modernità e… Continua
Modernità! A Sarpourenx, un paesino pirenaico della Francia, il sindaco Gérard Lalanne ha emesso un’ordinanza che recita:
“per chiunque non abbia un loculo nel cimitero e desidera essere seppellito a Sarpourenx è proibito morire nel territorio comunale. Gli infrattori saranno… Continua
Il fatto saliente della crisi andina non sono i carrarmati. Il fatto politico saliente è che la Colombia (con la qualificata eccezione degli Stati Uniti) è completamente isolata nel continente. Ed è completamente isolata perché l’ha fatta grossa. Dal Cile… Continua
In Bolivia si sta giocando la partita più difficile. Mentre il governo di Evo Morales convoca al referendum sulla nuova Costituzione per il prossimo quattro di maggio, i sei dipartimenti in mano all’opposizione non lo riconoscono più come presidente.
Evo… Continua