Eroi e no

Quello nella foto è Carlo Urbani.

Carlo Urbani è stato un eroe ed è morto da eroe. Era un medico (“medico senza frontiere”, nulla a che vedere con “reporter senza frontiere”) che spese la sua vita tra l’Africa Centrale e l’Indocina per curare malattie causate dall’ingiustizia e morì in Vietnam contagiato dalla SARS.

L’appiattimento comunicativo ha dimenticato ben presto Carlo Urbani (a questo link l’associazione), un medico silenzioso e proprio per questo scomodo.

Oggi quello stesso appiattimento mediatico, strumentale a giustificare la continua aggressione del popolo iracheno, ci vorrebbe obbligare a comprare a scatola chiusa un altro presunto eroe, Fabrizio Quattrocchi.
Timorosi delle critiche tutti si uniscono al coro, stingendo ragioni e torti, quegli stessi che vorrebbero Ariel Sharon santo subito e quegli stessi che negano che in Iraq ci sia una guerra.

L’umana pietà per quella morte, la condanna ferma per l’omicidio di un uomo inerme non fa però cambiare il giudizio. In Iraq molto del lavoro sporco è fatto da mercenari, spalla di una guerra ingiusta e senza regole. La parola mercenario identifica chi per denaro supporta o combatte una guerra, indipendentemente dal giudizio di valore che se ne dà. Quattrocchi e migliaia come lui supportarono e combattono per denaro una guerra criminale. Il loro impiego è funzionale a un’occupazione militare senza umanità che viola quotidianamente i diritti umani da Abu Grajib a Falluja. Per la legge italiana fare il mercenario è un reato, ma sfido a trovare chi lo abbia ricordato in questo caso.

La pietà dovuta a quella morte non può cancellare il giudizio di valore. Come è morto ognuno dei morti iracheni? Hanno avuto occasione di avere una morte dignitosa? E quelli lasciati morire dissanguati? Magari avranno avuto tempo di gridare sguaiatamente e macchiare -per qualcuno- la dignità delle loro morti anonime? E quelli falciati esponendo bandiere bianche? Quanti di loro hanno avuto l’occasione per lasciare le loro ultime parole, per una madre, una fidanzata o solo per dire che così non voleva morire un iracheno?

Carlo Urbani è stato un eroe e un esempio. I mercenari in Iraq proprio no.

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