Massimo D’Alema: Baffino baffino…

Caro Massimo D’Alema,
sono assolutamente sicuro della tua buona fede perché altrimenti più pollo di così non si può essere. Ma mi dici perché un romano, che di mestiere fa il parlamentare e il collegio elettorale ce l’ha nel Salento, perché per chiedere un leasing per farsi la barca a vela -sacrosanto diritto, chi non ha una barca a vela oggigiorno- debba ricorrere a una banca della più piccola provincia lombarda all’altro capo d’Italia? Con tutte le banche che ci sono in Italia avevi le stesse possibilità di fare 13 al Totocalcio che di farti fare un leasing nella banca dello sciacallo Fiorani, quello che spogliava i morti e magari gli staccava pure i denti posticci per rivenderseli? L’hai scelta proprio accuratamente la banca all’altro capo d’Italia. Se sei in buona fede, caro baffino, e sei sicuramente in buona fede, ti è andata bene, perché altrimenti se cornafacendo ti succedeva qualcosa, con Fiorani a Linda la barca a vela non gliela lasciavi di sicuro. Magari veniva col rasoio, ti staccava i baffi e se li rivendeva come reliquia, lui che è pio, e in cambio ti accelerava la pratica di santità.
E se invece non lo sei -in buona fede- ma non mi sfiora il dubbio, Fiorani t’ha fregato come Berlusca con la bicamerale. A lui centinaia di milioni, a te una miserella barca a vela che non è più neanche uno status symbol, ché chi non ha una barchetta a vela oggigiorno?

foto fregata a onemoreblog che chissà a chi l’ha fregata