Droga legale in Centroamerica?

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Il neo-presidente del Guatemala Otto Pérez Molina (estrema destra, foto) ha affermato che proporrà a tutti i paesi centroamericani di procedere alla depenalizzazione della produzione, del consumo e del trasporto di droga nella regione. Le strategie repressive hanno fallito, ha dichiarato Pérez Molina, e finché ci sarà un così alto livello di consumo di stupefacenti negli Stati Uniti, noi non riusciremo a fermare il narcotraffico.

mano-dura-partido-patriotaTuttavia Pérez Molina ha chiarito che quello che vuole aprire è un percorso consensuale con gli altri paesi centroamericani e con gli Stati Uniti, al primo posto per consumo (e guadagni) al mondo, ma che finora è stato il più fermo avversario della depenalizzazione del traffico di droga.

Quella del presidente guatemalteco è una clamorosa apertura da parte di un leader, un ex-generale, giunto alla presidenza del più popoloso paese centroamericano col suo “partito patriota” proponendo “mano dura”. Domani Pérez Molina proporrà la sua idea al presidente salvadoregno Mauricio Fúnes (centro-sinistra) e ha dichiarato di averne già discusso col presidente colombiano Juan Manuel Santos, mentre la presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla si è già espressa con un: “non bisogna aver paura di questa discussione”. Dal Centroamerica passa l’80% della cocaina consumata negli Stati Uniti.