Frecciarossa, finisce l’apartheid del caffè

trenitalia-blackCon un comunicato di tre righe Trenitalia ha messo fine all’apartheid del caffè sui treni ad Alta Velocità, che proibiva ai passeggeri di quarta classe (che nella prima campagna pubblicitaria –pure ritirata precipitosamente- erano evidentemente extracomunitari) di poter accedere alla carrozza bar. Nel comunicato si fa esplicito riferimento al ruolo di Internet da dove sarebbero venute intense proteste che avrebbero contribuito a cambiare quella che viene definita una “sperimentazione”, fortunatamente abortita.

Dunque da oggi sull’Alta velocità di Trenitalia anche i poveri e i negri potranno prendere il caffè con gli esseri umani senza neanche bisogno di una Rosa Parks che si faccia arrestare per difendere elementari diritti civili. Bene la decisione, ma chi paga  per questo disastro che è prima etico che di comunicazione?