Addio a Martha Harnecker, pedagogista del marxismo latinoamericano

Martha Harnecker

Apprendo con dolore della morte della rivoluzionaria cileno-cubana Martha Harnecker, grande teorica, divulgatrice, pedagogista del marxismo latinoamericano, autrice di 80 libri, molti dei quali divulgativi, tra i Conceptos Elementales del Materialismo Histórico, che ha avuto oltre 70 edizioni dal 1969 a oggi e che ebbe un’enorme influenza nella formazione dei militanti di Unidad Popular in Cile.

Cilena (1937), di origine austriaca, psicologa di formazione, ma poi più propriamente sociologa, fu allieva di Althusser a Parigi, dove studiò dopo la laurea a Santiago. Cattolica, era vicina a Jacques Chonchol, il ministro della Riforma Agraria di Salvador Allende, si dedicò fin dal periodo francese, ma con più forza e maturità al ritorno in Cile a fine anni Sessanta, alla trasmissione pedagogica del suo lavoro intellettuale.

Dal 1968 insegnava “Materialismo storico” all’Università del Cile dove la colse il golpe del 1973. Esiliata a Cuba, sposò Manuel Piñeiro, uno dei collaboratori più stretti di Fidel, e difese la maniera con la quale Cuba affrontò la caduta dell’Unione Sovietica e il periodo speciale. Tra i suoi principali interessi di studio e di militanza c’era il liberare il marxismo dall’abbraccio – che definiva mortale – dell’eurocentrismo.

Straordinariamente attiva sia nel mondo accademico che in quello dei movimenti sociali, la conobbi a Porto Alegre nel 2002 e mi colpì non solo il tempo che mi dedicò e la gentilezza, ma soprattutto che conoscesse il mio lavoro. Instancabile, non smise mai di militare per una rivoluzione socialista in America latina e, dal 2002 al 2006, fu consigliera di Hugo Chávez a Caracas. Dopo la morte di Piñeiro nel 1998, sposò l’economista marxista canadese Michael Lebowitz e fino alla fine ha continuato a risiedere tra Cuba e il Canada dove è morta a Vancouver sabato a 82 anni.