Dagli Stati Uniti al Messico: tornano i migranti

Nel solo 2011 circa 400.000 dei circa 14 milioni di immigrati messicani negli Stati Uniti hanno deciso di tornare a casa per le scarse o nessune opportunità di lavoro, per la durezza delle leggi sull’immigrazione o perché espulsi.

Se dalla firma del NAFTA nel 1994 al 2008 una dozzina di milioni di messicani avevano cercato lavoro negli Stati Uniti fuggendo soprattutto da campagne rese desolate dalla liberalizzazione già dal 2010 il flusso migratorio era rallentato notevolmente. Tra i motivi il fatto che fosse diventato troppo pericoloso attraversare e il fatto che la crisi economica statunitense aveva dal 2008 in avanti diminuito la differenza di salario per molti lavori umili tipici dell’emigrazione da 8 a 1 (lo stipendio statunitense era dell’800% quello messicano a parità di lavoro) a 4 a 1, rendendo molto meno conveniente il salto. Oggi il flusso si inverte, e non perché in Messico la situazione sia migliorata.