Bruno Carletti, l’ex direttore artistico del Teatro Lauro Rossi di Macerata, che il 4 luglio 2006 aveva picchiato e tentato di strangolare l’ex moglie Francesca Baleani, per poi abbandonarla per morta in un cassonetto dei rifiuti dal quale si era solo casualmente salvata dopo settimane di coma, è stato condannato oggi in appello a nove e quattro mesi, pena aumentata rispetto alla scandalosa sentenza di primo grado.
Nel dibattimento è stata riconosciuta la persistente pericolosità sociale di Carletti, al quale in primo grado era stata riconosciuta la semi-infermità mentale e che di fatto ha scontato solo pochi giorni di carcere, e il fatto che da giorni il mancato omicida portasse con sé l’arma con la quale colpì Francesca la mattina del 4 luglio.
Per Francesca Baleani, intervistata in esclusiva da Giornalismo partecipativo e sottoposta in questi anni a situazioni denigranti, comprese la realizzazione di trasmissioni televisive su RAI3, come Storie Maledette, tese a creare un contesto assolutorio per il ricco e potente Carletti: “per la prima volta in quattro anni mi sono sentita presa in considerazione dallo stato di diritto”.
Per quanto concerne la difesa di Carletti si va verso un ulteriore ricorso in Cassazione.