Telecom Italia: qualcuno me ne liberi!

Potrei risolvere il mio problema telefonico con un taglio di forbici (come da foto, pubblicità ADSL Alice, anno 2005). Ma tutto concorre perché il cliente, continui a pagare e zitto.

La cosa sta così. Ho una linea telefonica ISDN di Telecom Italia (primo cavo che mi entra in casa). Poi ho l’ADSL con Libero (secondo cavo che mi entra in casa) e un terzo cavo che corre parallelo agli altri due. E’ il cavo che serve la vecchia spina di Alice. Ho cambiato operatore un paio d’anni fa e, chissà perché, mi portarono un altro cavo (gratis) per Libero. Ogni bimestre spendo circa 120 €uro. Di questi meno di 10 €uro sono di telefonate dal fisso. Gli altri sono tutti canoni, tra telefono fisso, servizi mai utilizzati ma non scollegabili come la chiamata a tre, e l’ADSL.

Quello che bramerei è eliminare del tutto il telefono fisso (usando Skype o equipollenti servizi Voip) e lasciare l’ADSL, quella che c’è, che va bene. Risparmierei tra i 50 e gli 80€, che sto spendendo per un servizio che nella sostanza utilizzo ben poco.

Se le cose funzionassero in maniera razionale potrei prendere le forbici, tagliare il cavo della ISDN (sono le vecchie linee digitali, negli anni ’90 un lusso) e tenermi l’ADSL che è fisicamente e completamente separata. Invece delle forbici sarei disposto a usare una telefonata o perfino una raccomandata R/R! In ogni caso continua a sembrarmi un problema semplice.

Ovviamente nulla di quanto chiedo è possibile. Se stacchi il telefono, mi rispondono, automaticamente stacchi l’ADSL. Ma è con un’altra impresa con contratti e bollette separate! E allora? Ma c’ha un cavo fisicamente separato! Non importa…

BIRBANTE, DOBBIAMO PUNIRTI. Se vuoi staccare il telefono devi fare richiesta. Però non te lo stacchiamo domani, così parti per il Messico e a ritorno è tutto fatto. Te lo stacchiamo quando decidiamo noi, tra un mese, tre mesi o quando più ci aggrada. Perché, non c’è un perché salvo che sennò sarebbe troppo facile lasciarci. Del resto è un’operazione da software da dieci secondi netti…

Quando te lo avremo staccato, ovvero in un giorno qualsiasi tra qualche mese, non programmabile, e senza avvisarti, che magari ti sei dimenticato, stai lavorando, ti serve proprio… (eh ma caro signore, ce l’ha chiesto lei…) allora potrai fare richiesta per l’allaccio della sola ADSL ad un nuovo operatore. Sappi che è obbligatorio passare attraverso un minimo di 20 giorni (ma possono essere molti di più) di buio nei quali non avrai né il telefono, né Internet. Già che ci siete staccatemi pure l’acqua e la luce…

E inutile che ti lamenti o fai notare che non ha tecnicamente senso. O così o niente. Quindi, nella nostra magnanimità, ti porteremo un nuovo cavo (il quarto che correrà parallelo agli altri tre) e per installarlo dovrai pagare una cifra che varia da operatore a operatore e che può arrivare anche a 250 €. Questa cifra, al contrario di quella per un’ADSL con telefono, che viene in genere abbonata, viene sempre richiesta. A questo punto, ovviamente… il 90% avrà già deciso di tenersi Telecom…

Ieri mi ha telefonato Tiscali facendomi un’offerta mirabolante. Ho spiegato il mio problema… “Ma signore, non è vero, glielo facciamo gratis e senza buio”! Viva l’efficienza sarda, dico io… Dopo un quarto d’ora Bacchisio mi ha gentilmente richiamato scusandosi: non è possibile perché sono tra quelli che ancora abitano in luoghi dove non si può staccare Telecom. Non capisco, ovvero capisco che ci sono altri che per motivi insondabili hanno un diritto che io non ho, ma non mi resta che adeguarmi.

Tre anni fa traslocai nell’appartamento dove risiedo la maggior parte dell’anno. Traslocai anche l’abbonamento telefonico pagando un’ottantina di €uro. Questi soldi furono pagati per un’operazione da software, ovvero di dieci secondi di un impiegato chissà dove per dire che il n. X non rispondeva più da lì ma da quì.

Provai a dire che già che c’erano potevano trasformarmi l’ISDN in una linea normale. SCHERZA? IMPOSSIBILE! Nonostante in casa ci fosse la linea normale funzionante, mi riimposero (stavolta gratis, mistero) l’ISDN mandando un tecnico che altrimenti non sarebbe servito. Ovvero mi fecero pagare per un’operazione da dieci secondi e mi mandarono gratis un tecnico per due ore a mettermi uno scatolotto ISDN che un suo costo deve averlo perforza.

Se proprio non lo vuoi, mi dissero, devi pagare 240 €uro subito per la trasformazione dell’abbonamento da ISDN a normale. La trasformazione avrebbe comportato per me un risparmio di 6 €uro a bimestre. Campa cavallo…

Insomma, sono in gabbia. Quello che vorrei io è poter staccare il fisso quando dico io, non avere uno stupido periodo di buio e non pagare una cifra spropositata per installare un altro cavo quando tutto può già funzionare così com’è.

Qualche domanda (ingenua) in conclusione:

1) è lecito impedire con delle scuse, burocratiche o tecniche, ad un cliente di avere il servizio che vuole o staccare il servizio quando vuole?

2) Perché ad anni di distanza dalla liberalizzazione milioni di italiani non possono ancora smettere di pagare il canone Telecom nonostante usino altri operatori? Ad anni di distanza non è oramai una discriminazione?

3) E’ lecito imporre un periodo di buio (senza servizio) senza alcun motivo tecnico ma solo per evitare che il cliente cambi facilmente fornitore? E se lo facesse l’Enel?

4) Perché se voglio staccare un servizio oggi, senza alcun contratto che mi vincoli a tenerlo fino alla data X, decidono loro quando e come staccarlo e senza preavviso?

5) E’ lecito far pagare per installare un cavo che c’è già? E’ lecito far pagare per operazioni fatte da centrale in pochi secondi?

6) Insomma, mi devo perforza tenere il fisso con Telecom?


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