Copenhagen, la stoltezza dell’Occidente e la saggezza dell’innominabile

luca-tornatore1 Vorrei innanzitutto vedere libero Luca Tornatore, il climatologo (precario) dell’Università di Trieste arrestato come un terrorista a Copenhagen dalla civilissima polizia danese.

Poi vorrei che sul clima i giornali e i telegiornali la smettessero di tergiversare e dessero pane al pane. Sono gli Stati Uniti (e in subordine l’Unione Europea) che stanno facendo fallire un accordo chiave per il futuro dell’umanità perché non vogliono spostare una virgola del loro (nostro) modello economico fallito e insostenibile. Deve essere l’India forse, che ha tre quarti degli abitanti che vivono senza elettricità, a stringersi?

Vorrei che i disinformatori di professione dicessero che Hillary Clinton sta cercando di comprarsi i paesi del Sud del mondo con una elemosina di 100 miliardi di dollari in cambio di non fare alcun accordo concreto e far fallire tutto il castello come sarebbe stato bravo a fare anche George Bush.

E invece i giornali stanno facendo credere che 100 miliardi siano un sacco di soldi e soprattutto non dicono che quei cento miliardi di dollari sono una tangente per chiudere gli occhi sui lutti futuri. Noi vi diamo sti quattro soldi e non spostiamo di un virgola il nostro modello di sviluppo che ci ha benedetto domine iddio sulle tavole della legge!

La gente comune pensa che davvero 100 miliardi di dollari siano un sacco di soldi. Ricordo che solo il fallimento della Lehman Brothers fu di 600 miliardi di dollari, e che solo per l’assicurazione AIG il governo statunitense elargì aiuti pubblici per 170 miliardi di dollari. E allora i giornali dovrebbero scriverlo che è il governo statunitense a boicottare la conferenza dell’ONU sul clima invece di tergiversare e dar la colpa alla Cina. Che io sappia solo Diletta Varlese ha ripreso la denuncia gravissima che in assemblea danesi e statunitensi stanno da giorni truccando le carte facendo votare documenti diversi da quelli sui quali si dibatte. E’ un vecchio trucchetto che ho visto applicare anche nei FSM ma dal governo del gran Obama queste cose uno non se le aspetta.

E invece stanno zitti, fanno i giornalisti e invece sono più omertosi di un membro della cupola di Cosa nostra. Lo testimonia il fatto che non riferiscono quello che ha detto il presidente venezuelano Hugo Chávez (sul quale è sospettosamente caduto l’oblio totale fino a renderlo innominabile): “se il clima fosse stato una banca i soldi li avrebbero già trovati”.