Corriere della Sera e negazionismo di Ratzinger

Con Mauro Pigozzi e Paola Altrui

Paola Altrui: Pare che la strategia preferita da Ratzinger sia quella di negare, sempre e comunque, anche contro l’evidenza e la Storia.
Negare che nei secoli scorsi il cattolicesimo sia stato imposto con la spada, negare che la Chiesa cattolica stia esercitando indebite pressioni e inaccettabili interferenze nei confronti della politica italiana… fra poco negherà che sia esistita la Santa Inquisizione o che la Chiesa cattolica (con alcune lodevoli, isolate eccezioni) si sia ben guardata dall’intervenire ufficialmente per fermare l’Olocausto.
Le vicende politiche (ma anche la cronaca giudiziaria) degli ultimi decenni dimostrano che in questo Paese negare l’evidenza, anche a costo di mentire spudoratamente, è un atteggiamento che paga; la libertà e l’indipendenza della nostra informazione sono in caduta libera, il che non aiuta.
Fortunatamente, non tutta l’opinione pubblica è disposta a subire passivamente menzogne, mistificazioni, versioni ufficiali di comodo.

Mauro Pigozzi: Tanto per non smentire i soliti luoghi comuni su Chàvez ed il Venezuela, ecco cosa scrive oggi il laico convertito sulla strada di Damasco Ernesto Galli della Loggia:

È insieme straordinario e deprimente quanto poco conti la storia, non dico come maestra di qualcosa – ché da tempo sappiamo che essa non è maestra di nulla – ma perlomeno come monito, come messa in guardia, come precedente utile da tenere a mente. Invece nulla: tutto ciò che è accaduto sembra destinato prima o poi a essere dimenticato e a ripetersi implacabilmente. In Venezuela ad esempio sta per riandare in scena il comunismo. E così il presidente Chávez ha disposto che vengano impartite a tutti i lavoratori 4 ore settimanali di lezioni di marxismo e in particolare di materialismo storico (per ora opzionali), il suo governo ha dichiarato che «in nome del Terzo Motore Morale e Luce» (non chiedetemi cosa sia) «bisogna demolire i vecchi valori dell’individualismo, del capitalismo, dell’egoismo» e infine che il Venezuela mira (con la solita abbondanza di maiuscole che si usa in queste occasioni) a «costruire l’Uomo Nuovo e il Socialismo». Ancora!" No comment…

Gennaro Carotenuto: Dal tempo nel quale i lavoratori (e forse Galli con loro) lottavano per le 150 ore e quindi per potere crescere, studiare, migliorarsi siamo passati per i Galli della Loggia a un mondo ancora più classista per il quale per la plebe la cultura di massa è il Grande fratello. Altrimenti che gusto c’è a snobbarlo?