25 aprile, ancora sulle contestazioni

Con Fabio Farina con risposta mia.

Fabio Farina: leggo sempre, e volentieri, il suo sito web. A proposito dell’articolo di Zurlo con sua risposta vorrei precisare un paio di cose se possibile. I fischi di cui parlate rivolti alla brigata ebraica, a quanto ne so io, erano rivolti allo striscione della ‘sinistra per Israele’ alla quale si voleva ovviamente contestare i modi e gli usi dello stato e non agli ebrei, tantomeno combattenti contro il fascismo. Per quanto riguarda i fischi al sindaco non posso biasimarli avendo questi fatto alleanza e preso voti da persone di estrema destra e avendo anche dato l’autorizzazione ad aprire un covo di fascisti in città. Si parla tanto in questi giorni (vedi Bertinotti) della possibilità che il 25 aprile ha dato a tutti di manifestare le proprie idee: ma allora un semplice fischiare, che non ha mai fatto male a nessuno, com’è che è diventato equiparabile a lanciare dei sassi? Lo spezzone di chi voleva contestare il presidente della camera è stato praticamente impossibilitato a muoversi per diverso tempo dal servizio d’ordine di PRC per ritardarne l’arrivo in piazza a dopo la fine dei discorsi: questa è la possibilità a tutti di parlare? Per fortuna era la festa dei partigiani e per non rovinargliela gli animi son rimasti tranquilli.

Gennaro Carotenuto: Caro Fabio, nel ribadire che mi preoccupa sia la criminalizzazione che la sovraesposizione dei fischi, mi domando se è intelligente fare della celebrazione del 25 aprile il contesto per la resa dei conti con "sinistra per Israele" piuttosto che con la Moratti. In ogni caso credo che chi ha fischiato abbia fischiato chi sfilava sotto e intorno alla bandiera d’Israele. Il che, come dicevo qui, è imperdonabile.

Auspico -ed è importante capire- che il giorno della Resistenza non venga offuscato da questioni secondarie e che, oltre a questioni più complesse come la memoria divisa, l’abominio dei media e di certo uso pubblico della Storia o la malafede del Giampaolo Pansa o Aldo Forbice di turno, alla Resistenza e al 25 aprile sia almeno risparmiato di essere luogo di scontro tra sinistre. Ripeto, deve tornare ad emergere la monumentalità didascalica del 25 aprile. Per fischiare e litigare, facciamo un altro giorno!


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