Wikipedia contro Carotenuto, la saga continua

Con Mirko Frosini, Francesco Nocella, Stefano Severi, Igino Totaro

La saga di Wikipedia, l’enciclopedia permalosa, continua. Dopo essere stata cancellata la parte della voce a mio nome che mi attaccava per le mie ipotesi di studio su Wikipedia e tutto era ben spiegato nella pagina di discussione, quella pagina dopo un paio di giorni è ricomparsa, ripristinata questa volta senza apparente dibattito, almeno pubblico. Vi campeggia inoltre una nuova formula (o che non avevo notato prima, ma la sedimentazione delle conoscenze non è evidentemente nello specifico di Wikipedia) che recita:Di fronte agli interventi critici di alcuni lettori del suo blog, e anche dello stesore della pagina di Wikipedia su Mastrogiacomo (che Carotenuto ha pubblicato fedelmente), ha risposto: “Faccio solo notare che non mi sfugge l’importanza di Wikipedia, ma non per questo non è indispensabile un’analisi critica del fenomeno”.

A parte che quello “stesore” fa a cazzotti con l’italiano, e potrei decidermi a chiedere per la prima volta qualcosa, ovvero che almeno nella voce sul sottoscritto non ci siano errori d’italiano, ma sto seriamente pensando di mettere nel mio testamento la richiesta di far mettere questa frase storica sulla mia tomba: Faccio solo notare che non mi sfugge l’importanza di Wikipedia, ma non per questo non è indispensabile un’analisi critica del fenomeno. Questo avrebbe valenza enciclopedica?

Inoltre mi sta risultando sempre più affascinante l’impossibilità assoluta di far capire la differenza tra un’ipotesi di studio ed un epitaffio, se è vero che per l’eternità sarò marchiato come quello che: “ha definito l’intero progetto Wikipedia come caratterizzato da inconsistenza e da eccessiva dipendenza dai media di massa e gli ha attribuito un non meglio precisato potere, accresciuto dal trattamento di favore che gli accorderebbe il motore di ricerca Google”-

Insomma, avere milioni di visite al giorno sarebbe un “non meglio precisato potere”? E’ un potere enorme! Essere SEMPRE nelle prime 2-3 posizioni nelle SERP di Google, motore di ricerca monopolista mondiale, non è un fatto che può essere oggetto di studio? E’ possibile che nell’intero pianeta sia quasi impossibile posizionare un motore meglio di Wikipedia? Vi dà fastidio che qualcuno se ne occupi come oggetto di studio?

E’ difficile esprimere un giudizio se questi famosi ?meccanismi di controllo? funzionano o meno. Per intanto sulla pagina campeggia un semaforo giallo?

PS: Colgo l’occasione per ringraziare la persona che ha inserito la voce in questione (io ne conosco l’esistenza da poco) e confesso di avere inserito io il link all’articolo Wikipedia, l’enciclopedia permalosa. C’ho messo mezz’ora a capire come si faceva e anche quell’inserimento ha causato scandalo. Riporto qui solo quattro dei molti commenti sul tema che ho ricevuto. Li considero i più originali ed interessanti e ne consiglio la lettura.

Mirko Frosini: La logica del potere è il numero. “Più di centomila contatti al giorno!” E il blog relativo diventa potente. E temuto. E rispettato. E strumentalizzato ( specie da chi lo fa )…
Con queste parole Daniele Luttazzi chiudeva il suo blog. Credo che in parte queste frasi rendano bene l’idea del potere di Wikipedia. Come ha fatto notare Carotenuto, se una enciclopedia online come Wikipedia segue solo gli eventi di attualità senza approfondirli a pieno proprio per mancanza di informazioni da parte del commentatore, allora che valore storico può avere tale servizio?

Il caso Mastrogiacomo e quello dello stesso Carotenuto mettono molto in dubbio la qualità di Wikipedia. Come ha proprio fatto intendere (non volendo) l’inserzionista dell’articolo su Mastrogiacomo in risposta a Carotenuto: “[…]ho ritenuto di dover inserire le poche cose che sapevo in una voce enciclopedica.E’ un metodo discutibile, lo so, ma lo spirito di Wikipedia è quello di un, mi perdoni l’anglicismo, “work in progress”, nel quale ciascuno può inserire ciò che sa.”

Spero che vi sia questo Work in progress altrimenti cosa succederà tra 50 anni quando qualcuno ricercherà la voce di Carotenuto? Troverà il solo e misero servizio di ben servito da parte dell’enciclopedia? Se dobbiamo scrivere dello sbarco in Normandia solo citando il film di Spelberg che razza di senso ha? Ci vogliono anni di studio per raccogliere certe informazioni e noi in 10 minuti perché ci sembra doveroso quanto cittadini, dopo aver visto il film al cinema, ne scriviamo un articolo che potrà influire sulle menti di migliaia di persone e soprattutto ragazzi? Magari uno scrive una cosa, poi due giorni dopo viene corretta e tre anni ancora dopo del tutto rifatta in maniera opposta. Ci vedo poca serietà e una filosofia che non condivido. Ci vedo troppa voglia di protagonismo.

E’ l’idea del cittadino volenteroso e protagonista che diventa storico, spazzino, impiegato comunale e presidente del consiglio contemporaneamente. Insomma, se chiunque può scrivere cosa diamine gli passa per il capo, che garanzia abbiamo noi della qualità del servizio che offre? E se a scrivere non sono persone competenti cosa ne può uscire fuori? Chi decide cosa scrivere? Nel caso per esempio delle Foibe c’è stata una vera e propria ressa e alla fine i webmaster hanno dovuto bloccare la voce. Come nel caso di Carotenuto viene usata come strumento di accusa dove si nota perfettamente la presa di posizione. Questo a mio avviso è un atto gravissimo!

Come dice Luttazzi “la logica del potere è il numero” e come sappiamo Wikipedia di contatti ne ha a milioni perciò è un formidabile strumento per plasmare le eventuali opinioni delle persone. Se faccio intendere velatamente o esplicitamente che Tizio è un delinquente ovviamente la cosa avrà delle ripercussioni nel tempo, soprattutto quando analizziamo eventi di portata storica gigantesca o personalità di un certo rilievo. Diventa così uno strumento potente, temuto e rispettato. Se a scrivere siamo tutti non è vero che ci autoregoliamo (così disse Grillo alcuni anni fa su Wiki), creiamo confusione e basta.

Il mestiere dello storico non si impara in tre giorni. Ci vuole tantissima onestà intellettuale e una vasta conoscenza dei fatti, ma noi milioni di possibili inserzionisti ce l’abbiamo? Io non potrei mai scrivere su Berlusconi un articolo enciclopedico, primo perché non ne ho le qualifiche e secondo perché avrei difficoltà a scriverne in modo imparziale. Se in parlamento vi fossero tutti i cittadini italiani che cosa ne verrebbe fuori? Sarebbe un paese migliore? Ad ognuno il suo mestiere. Io personalmente preferirei una Wikipedia a pagamento scritta da esperti (ne vorrei sapere nome e cognome) alla quale mi abbono annualmente. Almeno un minimo di garanzia l’avrei, poi come tutte le cose, se non piacciono non si guardano. Io wikipedia la uso solo per questioni che non abbiano a che vedere con la politica e la storia. Siamo in un paese libero ed è giusto che vi siano forme di espressione come Wikipedia, ma è altrettanto giusto che la gente ne conosca i limiti e i difetti come ha cercato di fare Carotenuto.

Francesco Nocella: Mi lascia davvero tramortito ogni volta la passionalità del tifo per qualcosa degli italiani, c’è chi tifa per il Napoli, c’è chi tifava per la Juve(ahimè), c’è chi tifa per Pippo Baudo, chi tifa per Prodi(ahinoi), chi tifa per Berlusconi(ahinoi-ahinoi), e chi tifa per Wikipedia, perché è così difficile staccarsi un attimo da tutto e guardare se stessi, il mondo, o le proprie “cose” dal di fuori e cercare di capire come si legano tra loro fatti, entità come Wikipedia, media o partiti politici? Leggo il tuo blog da mesi, eppure sento di non potermi fidare comunque, penso a quello che hai scritto, ci rifletto e cerco di collegarlo, se riesco a collegare quello che dici con le altre informazioni che ho o comunque mi sembra un quadro coerente di ciò che so ci credo. Io credo nel progetto Wikipedia, ma ho letto cose su Wikipedia che non mi sembravano coerenti con ciò che vedevo e quindi non riesco a prendere tutto per oro colato.

Perché prevale sempre il tifo? Mi chiedo se sia una questione puramente italiana o nei viaggi all’estero hai trovato la stessa partigianeria che regna su ogni argomento della vita pubblica.

Stefano Severi: benché legga sempre con interesse il tuo blog (quotidianamente), mi pare che le tue osservazioni o ipotesi di studio su Wikipedia siano del tutto fuori misura. E’ evidente come tu non abbia compreso il significato ed il funzionamento di Wikipedia. Dove tutti contribuiscono ad aggiornare e creare le voci dell’enciclopedia. Nessuno vieta a te o ad un tuo studente di migliorare o correggere ciò che trovi errato o scorretto o incompleto. Sottolineo, anche se mi sembra inutile, che Wikipedia non può essere trattata in maniera univoca quale interlocutrice (come potresti fare con una normale enciclopedia) perché è fatta di mille anime e redattori.

Ma nel tuo caso è necessario muovere un secondo appunto. Sono d’accordo nel dire che una voce “Gennaro Carotenuto” sia enciclopedica, visto il contributo da te fornito a numerosi dibattiti su temi storici e d’attualità. D’accordo o meno, non si può negare che quello che scrivi abbia una certa risonanza (tu stesso ai tempi della polemica con Forbice-Il Tempo rendevi l’idea con qualche semplice conto). Ritengo inoltre che sia enciclopedico inserire la tua tesi di studio su Wikipedia, tesi che critica Wikipedia stessa. Ma non è che si tratta di una enciclopedia permalosa [?]: è una enciclopedia e basta. Che non è interessata a dibattere con te, ma piuttosto è interessata al dibattito che tu tieni con altri soggetti riguardante Wikipedia.

Basta dire “Wikipedia è…”, “Wikipedia fa…”. Wikipedia non è un giornalista nè un soggetto editoriale.

Igino Totaro: Senza scomodare filosofi e sociologi, mi pare che le considerazioni di Baricco sui Barbari, facciano riferimento proprio a questo nuovo “modo di conoscenza” superficiale che pesca da ogni nodo della rete le informazioni strettamente necessarie a spostarsi su un altro nodo (senza andare in profondità).


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