Pietro Licari, morto di sete e di silenzio

Pietro Licari, rapito il 13 gennaio a Partinico, in provincia di Palermo, è stato lasciato morire di sete dai suoi sequestratori. Sarebbero due giovanissimi appena maggiorenni, due “balordi”, come si dice in un gergo antico che riemerge in questi casi.

Del sequestro Licari quasi non si è parlato e adesso questa morte atroce, forse la più atroce, merita poche righe e non si trova neanche una foto di Licari a cercarlo in google. Chissà se i media avessero seguito il caso… magari … Ma Licari è stato un sequestrato minore e un morto di sete minore. Al supermercato dell’informazione è chiaro che un anziano siciliano sequestrato da siciliani (neanche mafiosi) vale nulla di fronte magari a un bambino lombardo-veneto sequestrato da albanesi. Vergogna, punto e basta.


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