Nascita, ascesa, declino ed eredita’ dell’ex presidente indonesiano Suharto

Emanuele Giordana, il direttore di Lettera22 è forse il massimo esperto di cose indonesiane in Italia. Come non affidarsi alle sue parole per il coccodrillo di uno dei peggiori criminali del XX secolo (nella foto con l’ex presidente statunitense Gerald Ford che con Henry Kissinger e Richard Nikon fu il principale sponsor e complice).

L’Ottantaseienne ex presidente indonesiano Suharto, uno dei piu’ longevi ditattori del “secolo breve”, e’ morto nel suo letto d’ospedale, dov’era ricoverato da tre settimane, al Pertamnina di Giacarta. Pertamina e’ la compagnia di bandiera che gestisce il petrolio indonesiano. Un vanto per quest’uomo che si faceva amabilmente chiamare “Bapak Pembangunan”, padre dello sviluppo, e che rivendicava di aver reso il suo paese autosufficiente dal punto di vista alimentare. E soprattutto di averlo vaccinato dalla malattia del secolo: il comunismo.
Benche’ il vecchio se ne sia andato con una sfilza di procedimenti giudiziari a carico – mai andati in porto per “motivi di salute” – con il peso di qualche centiania di migliaia di assassini politici alcuni dei quali pubblicamnete rivendicati e che, per gran parte degli indonesiani, quest’uomo abbia rappresentato, per 32 anni dal 1966 al 1998, un regime di terrore, il paese gli ha dedicato una settimana di lutto nazionale e il presidente della repubblica Yudoyhono, l’uomo che gli ha garantito di non finire in questi anni alla sbarra, ha detto che Suharto ha reso un “grande servizio alla nazione”. Se si pensa che Yudoyhono, benche’ sia stato democraticamnete eletto e si sia in effetti dimostrato un presidente democratico, proviene dall’esercito, molto si spiega.

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