In questo numero: Hillary Clinton: Messico come la Colombia, Uribe contestato a Georgetown, scuole occupate (foto) a Buenos Aires, processo a genocidi in Guatemala, blackout in mezzo centroamerica, l’hub a Manta non decolla, il caso di William Parra di Telesur,… Continua
In questo numero:
aumentano gli stupri commessi da adolescenti in Colombia,
diminuisce la disuguaglianza in Venezuela e Brasile,
due minori tra i sicari di Tamaulipas,
l’opposizione venezuelana ammette di ricevere fondi dagli USA,
Fidel Castro e il modello cubano: cosa… Continua
In questo numero William Parra di Telesur arrestato in Colombia, Dilma Rousseff (foto) oltre il 50% nei sondaggi, scuola in Messico peggio che in Italia (sic), Satelliti latinoamericani, il repressore Bussi di nuovo processato, danni collaterali in Messico come in… Continua
In questo numero: import-export tra Argentina e Brasile, trans a Cuba, record di libri su Chávez, falsi positivi in Colombia, attentato a Sinaloa, milioni di pagine su Chávez, lo stato di Sao Paulo condannato per razzismo a scuola, l’uscita all’Avana… Continua
In questo numero: la nuova legge sui media in Argentina è in vigore; l’Uruguay torna un paese di immigrazione; il silenzio sui mapuche e le prime pagine per il caso Brito; corruzione in Brasile, i latinos per il referendum sulla… Continua
In questo numero: come il presidente cileno Sebastían Piñera (nella foto) guadagna consenso dai minatori in Cile, la lunga vita dei cubani, i salari in Uruguay che crescono, l’amico di Berlusconi, il presidente panamegno Ricardo Martinelli, è un assassino, la… Continua
In questo numero: il giacimento Cantarell verso l’esaurimento in Messico, Fidel Castro chiede scusa per la discriminazione dei gay negli anni ‘60, almeno tre mapuche sono in stato critico in Cile nel silenzio dei media, 20.000 clandestini desaparecidos in Messico… Continua
Riguardo il massacro di 72 migranti nel Tamaulipas, per il quale subito dopo sono stati assassinati sia il magistrato incaricato dell’indagine che il sindaco della città di Hidalgo, il complesso disinformativo mondiale ha voluto far credere che le vittime della… Continua
Alma Yarelí ha fatto tre anni di carcere prima di essere liberata quando finalmente un giudice ha creduto che il suo fosse stato un aborto spontaneo. Se non fosse stato così, in un Messico dove per il 90% degli omicidi… Continua