Da tutta la vita rifuggo le definizioni, le tessere, gli inscatolamenti, che piacciono tanto soprattutto a sinistra, per bollare, etichettare, ghettizzare e autoghettizzarsi e smettere di pensare.
Faccio però un’eccezione: sono da sempre e sarò sempre allendista. Mi riconosco tuttora… Continua
Il preside della Facoltà di Lettere della Sapienza aveva negato l’autorizzazione a un dibattito sulle foibe intitolato «Foibe: unica verità».
Se c’è un’unica verità, non c’è dibattito (magari un comizio), tantomeno in un’Università, ma vallo a spiegare a un… Continua
In molti hanno scritto dell’Almirante antisemita e dell’Almirante massacratore repubblichino e ci vuole un tir di Maalox (o lo stomaco di Veltroni, “nulla fermerà il dialogo con il PDL”) per mandarlo giù.
Ben pochi invece si sono soffermati sul fatto… Continua
Sono tutti cattolici osservanti. Si scandalizzano se vedono un frocio e ancor di più si scandalizzano se vedono un povero. “Ero povero e mi hai accolto” dovrebbe ricordare “il Santo padre che vive in Roma” e invece sta straordinariamente zitto.… Continua
Nonostante il corrispondente a Copacabana del Corriere della Sera (che non mi conosce) sostenga pubblicamente che io non faccia nulla nella vita e quindi passi il tempo a promuovermi, sono stato duramente bacchettato perchè dimentico perfino di promuovere le iniziative… Continua
Chi offende di più il senso del 25 aprile? Silvio Berlusconi che comprende i “ragazzi di Salò”, lugubre espressione inventata da Luciano Violante, e riceve il fascista mai pentito Ciarrapico? O forse quei fascisti con le bandiere rosse che anche… Continua
Il 25 aprile è la ricorrenza civile più importante dell’anno per la nostra Repubblica. Ma chi ne fa una ricorrenza identitaria sta sostenendo che il 25 aprile, come giorno della nascita della democrazia di tutti, ha già perso.
Il 25… Continua
Nel quinto anniversario dell’invasione in Iraq praticamente tutti i media italiani, tra questi vari TG, incluso il TG3, ma anche La Stampa, il Sole24ore, il Messaggero, e poi l’Unità e potremmo continuare, ricordano le 4.000 "vittime americane". Non succede lo… Continua
Lui, Zoran Vujovic, 21 anni, era un bambino quando è diventato un profugo di guerra ed è dovuto andar via dal Kosovo, la provincia yugoslava dove era nato.
Con i suoi genitori aveva resistito sotto le bombe occidentali ma poi… Continua