G8 all’Aquila, questi sono pazzi

magic_italy Non mi interesso molto e non scriverò del G8 dell’Aquila, tra l’altro sono all’estero. Al massimo qualche rimembranza genovese… tuttavia mi si stringe il cuore alla notizia che il primo ministro inglese (non un santo di mia devozione come nessuno dei convenuti) Gordon Brown ha sostenuto, con tanto di occhio di vetro, un corso di sopravvivenza antiterremoti. Immagino che i giornali britannici abbiano dato più risalto alla cosa.

Mi si è stretto il cuore e m’è uscito spontaneo un “povera Italia”. Anche se li contesto politicamente non mi sfugge che i sette capi di stato e di governo invitati dal nostro capo di governo a l’Aquila sono innanzitutto ospiti e come tali dovrebbero essere trattati, così come dovremmo ospitare i milioni di turisti che aspiriamo a ricevere (se c’è una cosa alla quale serve il G8…) per puntellare le sorti di questo traballante paese.

E invece li portiamo in un posto (purtroppo) disagiato dove questi abbozzano ma sentono a rischio la loro incolumità. E con tutto il controllo sull’informazione che può avere il governo il messaggio che passerà sui media mondiali non sarà certo quello dell’appena avviata ricostruzione (che a un francese o un giapponese importa il giusto) ma quella di un paese disastrato, pericolante e pericoloso dove è necessario fare corsi di sopravvivenza prima di venire. Magic Italy…