Complotto di famiglia

berlusconi-luigi-silvio Complotti, eversione, coltellate alla schiena, rischio golpe (bum!) titola “il Giornale”, per le idi di giugno non ne facciamo nulla, ma per quelle di luglio o agosto forse sì. Cesare Papi Silvio ha paura e da oggi al G8 si afferra all’abbronzato Obama visto che in casa vede ombre dappertutto. Dà la colpa a Franceschini, maddai, al perfido baffino, ummh… di coltellate alla schiena ne sa, chiedere a Bologna, ma di forza per sferrarle?

E allora si guarda ai pretoriani… i cattolici scandalizzati dal gineceo, la Lega troppo forte, la Confindustria scontenta, altri imbarazzati… la BCE che per evitare il crollo dell’Italia vorrebbe Mario Draghi, il sempiterno Letta pronto a tradire, tu quoque Gianni?

Mannò, mannò, il complotto è di palazzo, addirittura dinastico. Del resto ce la vedete l’opposizione mettersi d’accordo? Mai con Di Pietro, dice Franceschini. Mai con Casini risponde Ferrero. Ma allora il giovane Letta si sfila…

No, no, mani forti e menti raffinatissime, son corse telefonate con Castiglion Fibocchi, hanno già scelto l’erede, in tutti i sensi. E’ San Luigino Berlusconi, devotissimo, milanistissimo, giovanissimo. Ce l’ha a morte con Papi per la vendita di Kakà ed è pronto al matrimonio riparatore con Noemi. Contento Ratzi, contenta Veronica, contento Umberto… Contenti tutti?