Torsello e partecipazione

Maria Paola Porcelli: Sono daccordissimo con voi! E’ una VERGOGNA! Persino qui in Puglia è per lo più silenzio. Ma qual’è il problema? Cosa fa di Torsello un ‘diverso’ rispetto agli altri rapiti in sitazioni e condizioni analoghe? Forse che Gabriele è mussulmano ed i vari vescovi del territorio hanno ‘avvisato’ testate e governi locali che non vale la pena scomodarsi per la pecorella smarrita? Dove sono le mobilitazioni "alla Sgrena" oppure il fatto è che non c’è nessun partito a sostenere Gabriele, che non si è mai venduto a nessuno?
Che il pensiero raggiunga il pensiero, che la stima ed il timore per la sua vita si trasformino nella sua liberazione, che il silenzio sia più forte degli slogan urlati davanti a telecamere e bandierine! Torsello LIBERO!

Gennaro Carotenuto: Credo che dar la colpa ai vescovi o ai politici non spieghi. Ma, soprattutto, non esime la società civile dalle responsabilità per un atteggiamento ondivago (ma sostanzialmente di riflusso senza limiti) rispetto a qualunque tipo di militanza ed alla partecipazione in senso lato. Votare per Prodi alle primarie, o la piazza pacifista del 15 febbraio, fu un gesto troppo facile, e infatti andarono in 4 milioni. Ma poi "militare per" è molto più difficile ed estemporaneo che "governare per".


[tags] Italia,Media,pacifismo,Afghanistan,sequestro+Gabriele+Torsello,Gabriele+Torsello,Giuliana+Sgrena,Alessano,Sud,opinione+pubblica,religione [/tags]