Povero Kant

Povero Kant, per non dire dei poeti, degli innamorati e di Peter Falk, in quanto angelo berlinese. "Il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me", scrisse a chiosa della Critica della ragion pratica. La legge morale per ora può continuare a tenerla dentro di sé, ma da quando George Bush ha stabilito motu proprio che il cielo stellato è a strisce oltre che a stelle, ogni volta che Kant alza gli occhi al cielo rischia di vedere una M di MacDonald, anziché Orione. Come se il cielo, quello della notte di San Lorenzo, fosse la fiancata di un autobus o di un taxi. Da Kant a Paolo Rossi: "era meglio morire da piccoli che vedere ‘sto schifo da grandi".


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