Un presidente della Repubblica in carica deve ricorrere a uno sciopero della fame per protesta contro l’ostruzionismo dell’opposizione che non vuole approvare la legge elettorale come stabilito dalla Costituzione. È il boliviano Evo Morales, un presidente di movimento che denuncia “la negligenza di un gruppo di parlamentari neoliberali” e dichiara che: “ci appelliamo alla coscienza dei parlamentari. Appelliamo all’approvazione della legge elettorale in difesa della democrazia”.
Il Parlamento boliviano è riunito ininterrottamente da mercoledì per discutere il progetto di legge elettorale che dovrà essere utilizzato nel prossimo dicembre, sul quale non si rompe un’irriducibile boicottaggio dell’opposizione che cerca di fatto di minare le basi della nuova costituzione che stabilisce collegi indigeni (e quindi rappresentanza) e permette ai boliviani residenti all’estero di esercitare il loro diritto di voto.
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