Fidelizzazione forzata

Quando hai bisogno di una prolunga elettrica da non meno di cinque metri il sabato pomeriggio 19 d’agosto non hai molte scelte davanti: supermercato.

Vado alla Conad, domando al padrone che è di un’antipatia criminogena e che nonostante vada a lavorare con un camion (SUV lo chiamano) da almeno 100.000 Euro se ne sta lì dalla mattina alla sera alla cassa, invece (o forse proprio per quello) di stare in qualche spiaggia lussureggiante. Per rispondermi mi fa un cenno col mento senza smettere di battere: lì. Sono da tre metri! Mbeh, mettine due. No grazie. Ovviamente faccio un giro per i banconi (in Uruguay si chiamano "gondole" e non chiedetemi perché), e compro quelle 5-6 cose assolutamente prescindibili qui e ora, ma che hanno il pregio di essere in strepitosa offerta.
Poi ricordo di avere bisogno del basilico (non mi criticate, quest’anno non è stata aria!) ma mi soffermo sull’etichetta: un’euro e trenta, per 30 grammi della più tipica pianta mediterranea, pari a esattamente 4.333 Euro al kg, quasi nove milioni di Lire, neanche fosse andato Marco Polo in persona a prenderlo in Cina. Lo lascio lì, senza polemizzare che con me stesso. Vado alla cassa a pagare le 5-6 cose prescindibili che ho nel cestello (ma non la prolunga elettrica) e il tipo con la faccia criminogena mi fa: "carta fedeltà?"

Non ce l’ho la carta fedeltà, mi serve la prolunga… 1, 2, 3 elettricisti, tutti chiusi. Quasi arreso, passo proprio avanti alla SMA, proviamo. Evviva, miracolo, ce l’ha! Bella perfetta come la volevo. Alle volte.. Che bella la SMA, sembra quasi la Coop, quella della pubblicità di Woody Allen. Vado subito alla cassa, resistendo come Ulisse con le sirene alla tentazione di vedere cosa c’è in offerta.

Avanti a me alla cassa c’è un’anziana con la sua bella carta fedeltà tutta verde e la commessa che le intima di spendere i punti perché la carta (come le schede telefoniche) chissaperché scade il 31 agosto. "Signora, ha 4.300 [e dispari] punti. O prende un omaggio (omaggio?) oppure spende 1.000 punti per avere uno sconto di 10 Euro. Però mi ascolti bene -la signora è un po’ interdetta- se spende (spende?) 2000 punti, sono 22 €uro, 3000 sono 33 €, 4000 sono ben 44 €uro"! Le conviene!" Su quel le conviene si appoggia particolarmente e spalanca gli occhioni alla signora che non ha ben capito.

Io i cavoli miei non me li faccio mai… praticamente signora, le sta dicendo che lei ha speso 9 milioni in questo supermercato (avrà comprato un kg. di basilico la signora?). Un punto è un €uro, quindi 4300 [e dispari] punti sono 4.300 €uro. Dopo che lei ha speso giorno dopo giorno nove milioni senza tradire mai questa illustre istituzione, per ricompensarla della sua fedeltà, le ridanno indietro l’1% di quello che lei ha spesso. Anzi signora, visto che lei è una cliente particolarmente fidelizzata, sopra i mille punti le danno addirittura l’1.1%. Pensi che bello, signora!

Giuro che nessuno, ma proprio nessuno mi ha guardato bene, o ha sorriso, o ha commentato, né dandomi torto, né tantomeno ragione. Né l’anziana, che aveva solo voglia di non essere messa a parte di quest’ovvietà, né gli altri clienti in coda, né tanto meno la cassiera. E’ semplicemente calato il gelo.

Ma almeno la cassiera non mi ha chiesto se avevo la "carta fedeltà".


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