Se qualcuno sostiene che in Italia non c’è l’esigenza (e forse anche il mercato) di un’altra informazione possibile e quindi di giornalismo partecipativo, non uniformato con il mainstream, la notizia che segue lo smentisce fragorosamente.
Secondo Blogbabel, una società che calcola l’influenza dei siti in base ai link, il blog di Vittorio Arrigoni, probabilmente l’unico cittadino italiano residente a Gaza, negli ultimi trenta giorni è stato il più letto in Italia, superando vacche sacre come Beppe Grillo e note blogstar come Luca Sofri o Massimo Mantellini.
Nella classifica storica Arrigoni è appena all’87° posto ma il numero straordinario di lettori e link nell’ultimo mese lo portano oramai al 13° assoluto superando proprio oggi Giornalismo partecipativo, peraltro soddisfattissimo del suo 14° posto assoluto in Italia e del 6° negli ultimi 30 giorni che testimonia la grande crescita di un progetto che, nel 2008, secondo Google Analytics, ha avuto ben un milione di articoli letti.
Il successo straordinario di Arrigoni, impegnato com’è a portare solidarietà sotto le bombe è probabile che non se ne sia neanche reso conto, testimonia che il disequilibrio informativo dell’informazione tradizionale può essere contrastato con voci alternative. L’equilibrio lo dà il pluralismo tra voci diverse, possibilmente tutte in buona fede, non certo l’omologazione ad interessi politici ed economici unici rappresentati dal giornalismo mainstream.