Dubbi sulla presunta aggressione a Borghezio

Dal Corriere della Sera arriva questa ricostruzione sulla presunta aggressione al neonazista Mario Borghezio (foto fregata all’Ansa, neonazista lo scrivo non come provocazione ma a ragion veduta perché collabora attivamente e tiene comizi con Mario Fiore e Forza Nuova). Conosco personalmente Luciano Muhlbauer ed è una persona seria e tutta questa storia puzza di provocazione da 500 km di distanza. Tra l’altro sono stati identificate come responsabili addirittura 55 persone…

CONSIGLIERE DI RIFONDAZIONE: «I MANIFESTANTI NON C’ENTRANO» Ma c’è anche chi corregge la ricostruzione dei fatti. «I manifestanti padovani che hanno preso parte al corteo anti-tav non c’entrano nulla con l’aggressione all’europarlamentare leghista Mario Borghezio che sul treno in cui sarebbe stato aggredito era accompagnato da due poliziotti». Lo ha detto il consigliere lombardo di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer, che era presente sul convoglio e parla di «ricostruzione dei fatti falsa». «Evidentemente – dice il consigliere – a qualcuno non è andato giù il corteo e allora bisognava inventarsi qualcosa per riaccreditare il teorema delle infiltrazioni dei “violentì, autonomi e anarcoinsurrezionalisti”». «Partiamo dai fatti – ha spiegato Muhlbauer -. Circa 500 manifestanti hanno preso il treno delle 19 a Torino e a loro erano riservate cinque carrozze, che infatti erano vuote, salvo l’incredibile presenza di Borghezio e di due suoi accompagnatori, una donna e un uomo, risultati poi dei poliziotti. Qualcuno lo ha riconosciuto e dalle carrozze sono accorse decine di persone. Si è creata immediatamente una grande calca nei corridoi. Dopo pochi minuti sono giunto sul posto e insieme ad altri abbiamo creato un cordone attorno Borghezio e agli accompagnatori. Borghezio aveva qualche traccia di sangue sul viso». «Oggi – ha concluso il consigliere – abbiamo saputo che i due accompagnatori erano agenti di polizia e che dei manifestanti sono stati identificati a Padova, additandoli come i responsabili dell’accaduto. È inquietante che le forze dell’ordine abbiano deciso di assecondare la palese provocazione di Borghezio, mettendogli persino a disposizione due agenti. I manifestanti padovani non c’entrano proprio nulla, visto che si trovavano due o tre carrozze più avanti rispetto al luogo dei fatti».

18 dicembre 2005 corsera