Caffé e mezza minerale

Ho girato e rigirato per l’Italia (senza sapere dove andare?), per motivi personali e per parlare a Bologna di Venezuela e a Misano Adriatico di comunicazione al tempo del colera neoliberale. Ho trascurato mille temi latinoamericani e devo recuperare e sarebbe stato bene tradurre il pezzo sulle carceri segrete che ho scritto per Brecha. Dovrei tradurre anche il meraviglioso pezzo di Ivonne (Ivonne Trías, amiga del alma, ma soprattutto directora di Brecha, grande directora, nel solco della grande tradizione del settimanale montevideano per il quale sono orgoglioso di scrivere settimanalmente dal lontano 1997). Il pezzo di Ivonne si coordina col mio e insieme compongono l’affresco sui voli segreti della CIA. Ma il suo è più bello.

Pax, forse li/lo tradurrò domani… Mi risiedo al PC per la prima volta in molti giorni. Vorrei dire che ieri pomeriggio a Bologna i treni da Milano avevano novanta minuti di ritardo, quelli da Napoli/Roma 120 e quelli dalla Puglia 200. Questo paese fa quasi (quasi ho detto! non travisate) venir voglia di qualcuno che faccia almeno arrivare i treni in orario. Era l’emergenza 8 dicembre, che ovviamente nessuno aveva previsto, caduta improvvisa sul calendario come una nevicata d’aprile. Invece vi mostro uno scontrino, di un bar qualsiasi della suddetta stazione di Bologna. Forse io sono troppo pezzente (e lo sono) ma tanto hanno detto e tanto hanno fatto che il caffé è arrivato a un Euro, pari a 1936,27 lire, pari a un aumento di oltre il 50% in 3 anni (inflazione dichiarata al 2% circa, in tre anni farebbe il 6,12% in più, non il 60%. Chi mi difende? Chi ci difende? Eppoi, vedasi scontrino, per questi pescecani non è più sufficiente un Euro per una mezza minerale! Devono farsi pagare 10 centesimi in più, pari a 2.130 lire per un paio di sorsate d’acqua. Considerando che alla fonte l’acqua minerale costa 1 lira al litro il prezzo dalla fonte al barsuccio della stazione di Bologna cresce del 426.000% (quattrocentoventiseimilapercento). A volte penso di avere sbagliato mestiere. A volte no.