Nell’anniversario dell’11 settembre il presidente boliviano Evo Morales espelle l’ambasciatore statunitense. Nel 1973 in Cile, come oggi in Bolivia, l’Ambasciata statunitense è il motore dell’eversione e del golpismo. Ma l’indio ribelle non abbassa più la testa.
“Non abbiamo paura di nessuno –ha dichiarato Evo nel Palazzo del Governo a La Paz- non abbiamo paura neanche dell’impero. Denuncio che l’ambasciatore statunitense Philip Goldberg (nella foto con il presidente) è responsabile di cospirare contro la democrazia e per dividere la Bolivia e pertanto lo dichiaro persona non grata”.
Scritto in esclusiva per Latinoamerica.