Gianfranco Fini a Giannutri: non è vietato, basta pagare

Bisogna dare atto a Gianfranco Fini di aver chiuso la questione Giannutri in maniera tempestiva: è vero, mi sono fatto il bagno in un posto proibito, mettendo a rischio un ecosistema unico e ostentando di poter fare quello che ai comuni mortali non è permesso; ma io pago la multa e quindi non avete diritto a speculare.

E invece speculo: chi ha pagato il carburante dei vigili del fuoco? E soprattutto cosa impedisce stamane a migliaia di natanti di gettare l’ancora in tutti i luoghi protetti del paese, fare la pipì tra alghe, spugne, madrepore e gorgonie e poi pagare la multa?

Fini ribalta la logica e il diritto: non è vietato, solamente si paga (immagino che oggi faranno i biglietti/multa per fare il bagno a Giannutri). E’ una concezione proprietaria della cosa pubblica, da vera razza padrona. Come il padrone di Gianfranco Fini: non è falso in bilancio, è depenalizzata; non è corruzione, è prescritta. A pensarci bene Fini ha davvero classe: ha l’impunità del Lodo Alfano e paga lo stesso la multa. Davvero un signore d’altri tempi.