Procreazione assistita? All’estero

158 Una volta gli italiani andavano in vacanza nei paesi dell’Est con il portabagagli pieno di calze e profilattici e lasciavano fidanzate e mogli rigorosamente a casa. Se succedeva il fattaccio in genere scappavano via da cialtroni senza voltarsi indietro.

Adesso gli italiani vanno soprattutto in Spagna. Ma non stiamo parlando di uomini soli. Parliamo di famiglie, quelle tradizionali composte da un uomo e una donna, quasi sempre regolarmente consacrate davanti a dio.

Partono ovviamente senza calze né profilattici e vanno a cercare di avere un figlio, visto che in maniera naturale non ci riescono, e che le attuali leggi italiane rendono la procreazione assistita quasi impossibile. Secondo alcune fonti sarebbero almeno 30.000 all’anno e spendono in media 8.000 Euro.

Sono quelli che se lo possono permettere, ma devono esserci almeno altre 30.000 famiglie che a questo viaggio della speranza rinunciano e quindi 30.000 bambini desiderati che ogni anno non nascono in Italia. Un diritto negato.

Sono anche 240 milioni di Euro l’anno che prendono la via dell’estero, una media industria, e poi ci lamentiamo che la Spagna ci sorpassa. La lobby del Sant’Uffizio, con la complicità della classe politica, sta portando l’Italia al di fuori del progresso e della civiltà.