Diffamazione antinapoletana, la folla della Circumvesuviana contro un infartuato?

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Eh sì, Napoli e i napoletani non sono più quelli di una volta… Una volta erano generosi , adesso sono egoisti, indifferenti al prossimo… Ma è l’ennesimo stereotipo che si costruisce giorno per giorno con la diffamazione spicciola, quotidiana, malevola di un giornalismo infido e che non tende mai a capire, verificare ma sempre e solo a confermare quello che il pensiero dominante pretende.

Guardate questo microepisodio che viene da Affari Italiani che è un importante e tra i più antichi (si definisce il primo) quotidiano online. Giornalismo professional, mica i social dentist di Gianni Riotta!

In questo momento (9/11, 9.47) è prima notizia, notizia più importante nell’Italia dove si mandano i bimbi a scuola senza riscaldamento, la pseudonotizia che un anziano avrebbe avuto un infarto in Circumvesuviana (per il quale sarebbe poi purtroppo deceduto) ma la folla inferocita avrebbe preteso che il treno ripartisse indifferente alla sorte dell’anziano. In prima pagina si spara un bel «ira dei passeggeri: chissenefrega», all’interno un «Folla inferocita. "Proseguiamo la corsa"».

Non ho e non voglio avere altre fonti, mi limito a quello che scrive l’autore, tal Pasqualino Magliaro (non ironizzo sul cognome che sembra falso per quanto induce a sparare sulla croce rossa). Ebbene, altro che folla inferocita come il titolista diffamatore pretende. Vi sarebbe stato un giovane (UNO) che avrebbe alzato la voce col macchinista per chiedere di ripartire e vai tu a sapere se questa è una notizia. L’ira dei passeggeri della Circumvesuviana, sulla  quale è in corso da tempo un gioco al massacro per indurre alla privatizzazione del servizio che causa giustamente quotidiane ulcere a chi se ne serve per andare a scuola o a lavorare, per il povero infartuato è un’invenzione di un giornalista infedele. Sarà stato sul posto il Magliaro? Perché il titolista trasforma un ragazzo che alza la voce in «folla inferocita» e indifferente? Tutto può succedere e la pazza folla è davvero indifferente a Napoli che non è diversa da Milano o da Parigi. Ma fino a prova contraria quella mostrata è solo cattiva informazione, di un contesto oggettivo di diffamazione antimeridionale (tutti i falsi invalidi sono meridionali, tutti gli evasori fiscali, tutti i baby pensionati…) continua che si legge anche da episodi minimi come questo.