Steve Jobs, il migrante

Apprendo (via Igiaba Scego, via Tahar Lamri) un dettaglio che non conoscevo della biografia del fondatore della Apple e uno dei più importanti innovatori del nostro tempo, Steve Jobs.

Ebbene Jobs è figlio naturale di un migrante mediorientale, Abdulfattah Jandali, nato nel 1931 in Siria da una famiglia di buone possibilità economiche, emigrato negli Stati Uniti dove studiò e riuscì a diventare professore di Scienza Politica all’Università del Wisconsin. Prima di allora, quando era ancora studente la sua ragazza rimase incinta di Steve e la giovanissima coppia decise di far adottare il neonato che conoscerà i genitori naturali solo molti anni dopo.

Ebbene dunque: il fondatore di una delle imprese simbolo della nostra era, divenuta la società a più alta capitalizzazione nelle borse di tutto il mondo, è un migrante di seconda generazione esattamente come il presidente di quel paese. Chissà se Jandali si fosse scontrato con Roberto Maroni se l’Apple sarebbe mai nata.