Alla famiglia di Giovanna Reggiani

Moilat Le parole di condoglianze suonano superflue in questi casi. Posso solo intuire il dolore da spaccare le tempie per la morte di Giovanna, figlia, moglie, nipote, cugina, zia. Voglio allora esprimervi un altro sentimento: la mia gratitudine di italiano.

E’ la mia gratitudine di italiano ad altri italiani. Avete dimostrato di essere di quegli italiani necessari per costruire un paese migliore. Mi riferisco alle vostre dichiarazioni in questo momento di disperazione. Sono tutte improntate a civiltà, umanità e senso dello Stato. Umanità, civiltà e senso dello Stato che manca non solo ai violenti, agli assassini (nella foto Nicolae Moilat), ma ai troppi sciacalli che si aggirano nel palazzo e nei media e che si sono immediatamente lanciati sul caso di Giovanna.

Bisogna davvero avere valore, cultura, umanità se la madre di una persona massacrata in quel modo, non presta il fianco a speculazioni ed afferma innanzitutto che “i romeni non sono tutti uguali”, se il padre ricorda che “un italiano poteva fare lo stesso” e il marito afferma che in quanto “servitore dello Stato non può volere vendetta”.

Se aveste invocato la pena di morte avreste avuto il titolo in prima pagina, e qualcuno l’avrebbe definita, “giusta rabbia”. Successe così quando fu uccisa Vanessa Russo; nel suo intorno in molti si lasciarono andare e nel palazzo e nei media in troppi se ne compiacquero. Voi no; e per le vostre parole di tolleranza e di convivenza civile si è trovato meno spazio. Con dolore, ma con dignità e soprattutto con responsabilità ci avete ricordato che “fatti non foste a viver come bruti” e di questo il paese non può non ringraziarvi.

Vi rinnovo il mio dolore e la mia stima

Gennaro Carotenuto