Presunzione di colpevolezza (2)

Con Paolo Maccioni, Paola Altrui, Luca Mastellaro, Giuseppe Galluccio, Massimo Bartolini, Pablo Est (NB: alcuni commenti sono stati inviati prima che la signora Feraru fosse scagionata)

Paolo Maccioni: Ebbene sì, lo ammetto, io sono sardo, e come tale sequestro esseri umani d’abitudine, sono circondato da gente che fra una transumanza, una mungitura e una tosatura (noi sardi siamo tutti pastori, si sa) taglia quotidianamente qualche pezzo di orecchio di qualcuno dei rapiti per farlo recapitare ai parenti. In edicola andiamo a comprare i giornali come tutti i continentali, ma a noi i quotidiani servono soprattutto per fare foto del rapito dimostrando che in quella certa data è vivo. Mi dimostri con la sua arguzia dottor Carotenuto che ciò non è vero: non ci riuscirà!!
Ho un cugino che sta a Genova (ovviamente tirchio come zio Paperone) e degli amici siciliani, che per definizione sono mafiosi, gelosi, sanguinari e girano – fra i fichi d’India – con coppola in testa e doppietta in spalla. Tu d’altronde sei napoletano, vorresti forse negare di essere contrafattore, venditore di fontane di trevi, superstizioso e giocatore del lotto? Mi dimostri con la sua arguzia dottor Carotenuto che ciò non è vero: non ci riuscirà!! A conferma della mia tesi, l’attore Edward G.Robinson (nato a Bucarest), il commediografo (francese adottivo ma di origini rumene) Eugène Ionesco, così come il soprano Anghela Gheorghiu, tanto per nominarne alcuni, sono tutti famosi topi d’appartamento oltre che rapitori e stupratori, caro dottor Carotenuto! Mi dimostri con la sua arguzia dottor Carotenuto che ciò non è vero: non ci riuscirà!!

Paola Altrui: La testimone-chiave del presunto rapimento ha ritrattato: la rumena accusata dell’infame gesto, probabilmente, “si era semplicemente chinata a raccogliere qualcosa” e “il bambino è rimasto accidentalmente incastrato nella sua gonna”; il gip ha disposto la scarcerazione della donna.
Ora, premesso che le indignate cronache di mezza estate lasciavano desumere che al fatto avessero assistito decine di persone, la nuova versione mi sembra alquanto inverosimile: ho l’impressione che l’assenza di riscontri abbia fatto temere alla testimone una possibile querela per calunnia.
Insomma, si è trattato di una semplice svista: peccato che ad indurre in inganno la testimone siano stati i suoi pregiudizi, anziché l’oggettivo dispiegarsi dei fatti. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto a parti invertite.

Luca Mastellaro: caro Gennaro, sul fatto che i lombardi sono tutti evasori fiscali hai pienamente ragione. Te lo dico io da Milano.. ahah.. Comunque hai fatto proprio bene a pubblicare quel post sulla presunzione di innocenza che funziona a corrente alternata. Sai, penso che la risposta (che giustamente hai pubblicato) di quella “piangente lettrice” sia proprio un bel fenomeno di indagine sociologica: ormai anche a sinistra si punta tutto sulla sicurezza, e lo si fa usando modi e metodi che sono della destra, è normale che anche l’elettore medio di centro-sinistra venga coinvolto in questo processo destabilizzante di “caccia all’uomo”.. A me sembra di vivere a inizio ‘900: una Belle Epoque che maschera un vuoto culturale pericoloso.. Ricordi l’Affare Dryfus?

Giuseppe Galluccio: Si capisce chiaramente dall’articolo che Carotenuto non sta difendendo la zingara ma la presunzione di innocenza attaccando un certo modo di fare informazione.
Credo che poi Carotenuto vada un po’ troppo in là, perché, come ho scritto, certi pregiudizi sono alimentati anche (non solo) dal tipo di vita che conducono gli zingari.
E se bisogna battersi per un pari trattamento , non si può negare che abbiano parte delle colpe e il fatto di esser più deboli se non li rende automaticamente colpevoli non li rende manco assolutamente innocenti!

Detto ciò vorrei chiedere alla lettrice come fa ad esser cosi sicura di quanto afferma. Era sul posto? E’ un testimone oculare? Davvero sono curioso di sapere come fa a parlare con una sicurezza che pare incrollabile.
Mettiamo che una zingara si avvicini ad un bimbo semplicemente cosi per fargli una carezza, come spesso capita a noi inteneriti da un bimbo. Non è possibile che abbiano un moto di tenerezza? Sono bestie?
Cosa penseremmo seguendo la scena da lontano? Che la rom lo vuole carezzare o sta tentando di rapirlo? E se una donna prende un abbaglio, confondendo le intenzione della zingara e comincia a gridare, la zingara spaventata cosa farà? Fuggirà!! Sicuro che fuggirà. Questo la farà sembrare irrimediabilmente colpevole. Vedendola fuggire una folla di gente le correrà dietro e cercherà di linciarla. Tutti saranno convinti che la zingara stava tentando di rapire il bambino ed anche chi non va visto un tubo, sarà pronto a giurare, sulla testa dei suoi figli, che si, la zingara stava rapendo il bambino.
Quante possibilità ci sono che la cosa sia andate cosi? Una su cento, venti, cinquanta?
Io dico che la possibilità è alta e che comunque ad un italiano concederemmo almeno il benefico del dubbio. Anche di fronte ad una possibilità su cento che sia innocente. E la legge sarebbe obbligata a farlo. Su questo la penso come Gennaro e sono con lui.

Qualche giorno fa un rumeno ha rischiato il linciaggio perché aveva accarezzato un bambino scherzando. Lo scherzo, data la diversità della lingua era stato frainteso. Dopo si è fatto chiarezza, intanto il rumeno è arrivato in ospedale quasi in fin di vita. Episodi del genere sono piuttosto frequenti ed un po’ di esperienza mi ha insegnato che un certo tipo di giornalismo è da prendere con le molle. Aspettiamo ancora di avere notizie sulle molotov di Genova, sul pestaggio alla Diaz, sul caso Aldovrandi. Tutti fatti presentati dalla stampa in maniera distorta e venuti fuori solo grazie alle insistenze di “giornalisti” fuori dai circuiti delle veline della polizia.

Quanto all’affermazione di Carotenuto essa è inoppugnabile.
Fino ad oggi, stupri, omicidi, rapimenti a danno di bambini non hanno visto coinvolto non solo alcun Rom, ma alcuno straniero.
Su questo si dovrà meditare oppure no?

Massimo Bartolini: E qualcuno voleva addirittura che venisse “linciata”…

Pablo Est: le scrivo riguardo la sua risposta al post sul “tentato rapimento” della rumena. Due precisazioni innanzitutto:
la prima riguarda proprio la presunzione di colpevolezza la invito ad ascoltare (qualora non l’avesse già fatto) l’intervista a Maria Rosa Dominici, giudice dei minori del Tribunale di Bologna al seguente link: (postata da Beppe Grillo) in particolare in riferimento all’episodio da lei citato sulla composizione dei bambini di cui spesso sono circondati i rom. La Dott.ssa Dominaci racconta di aver personalmente appurato, attraverso l’intervento dei carabinieri, che su 11 minori, di cui si circondava una donna Rom, solo 3 risultavano essere figli, 5 erano in affitto e degli altri non si sapeva nulla. Credo sia indicativo come esempio e necessario riflettere.
Altra precisazione vorrei farla in merito al fatto che nessun Rom è stato mai processato per rapimento… forse non è mai accaduto perchè la legge… quella che anche lei indica come iniqua nello giudicare politici e Rom, funziona male! Di questo ne siamo ampiamente a conoscenza. Ultima precisazione, ciò che Le chiedo, come affezionato lettore e ammiratore è di levare al di sopra di ogni cosa un solo appello: “GIÙ LE MANI DAI BAMBINI!!!” credo che in periodi come questo (episodi come “Rignano Flaminio” ci lasciano smarriti su ciò che è vero, ciò che non lo è e ciò che è possibile) ce ne sia davvero bisogno.
È questo ciò che conta e io credo che se la nostra società continua a violare costantemente i diritti dei bambini, come ha fatto fin adesso, beh allora credo che sia stimolante discutere per l’introduzione della presunzione di colpevolezza in alcuni reati che riguardano i minori.