Honduras: urla nel silenzio

honduras27

La repressione adesso è selvaggia in Honduras. Roger Abrahán Vallejo Soriano, ha o aveva 38 anni ed è (ci auguriamo) o era un maestro di San Pedro Sula, nel nord del paese.

La polizia golpista agli ordini di Roberto Micheletti gli ha sparato una pallottola in testa ed è in fin di vita in un ospedale di Tegucigalpa in quello che è stato definito dal Fronte di Resistenza contro il Golpe come il giorno più duro in 33 giorni di golpe.

La repressione sa dunque di avere mano libera per alzare il tiro nel disinteresse del mondo. Così, oltre ad avere sparato selvaggiamente causato una trentina di feriti, con pallottole di gomma e sparando lacrimogeni dagli elicotteri, ha arrestato ieri un centinaio di persone.

Tra questi, in un gioco chiaro di disarticolazione della resistenza interna, vi sono il dirigente più in vista del Fronte stesso, il sindacalista Juan Barahona, ed il candidato delle sinistre alla presidenza della Repubblica Carlos Reyes. Nell’atto dell’arresto Reyes è stato picchiato selvaggiamente riportando alcune fratture. Vari giornalisti presenti furono aggrediti e si sono visti sequestrare telecamere e macchine fotografiche.Sia Barahona che Reyes sarebbero successivamente stati liberati ma almeno un’ottantina di resistenti rimarrebbero in stato di detenzione.