Boia chi molla

La nostra Costituzione afferma: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Dal 1952 le norme attuative prevedono il crimine di “apologia del fascismo”. La legge del 1952, prevede la diffusione a mezzo stampa (oggi Internet) come aggravante.

Se in Italia l’azione penale è ancora obbligatoria allora perché non è stato ancora perseguito penalmente chi tiene in linea il sito del nuovo Partito Fascista Repubblicano. che si richiama apertamente alla cosiddetta repubblica di Salò di Benito Mussolini.

Su Aprile online si legge che è in arrivo un’interrogazione parlamentare sul tema. Credo non ce ne sia bisogno, basta che la magistratura sia informata del crimine e proceda.

L’interrogazione parlamentare invece ci vorrebbe sul fatto che da anni ci siamo abituati a convivere con un’organizzazione presente in tutto il territorio come Forza Nuova, ci siamo abituati a considerare amore parentale l’esaltazione della buonanima da parte di sua nipote, e che la base e qualche colonnello di Alleanza Nazionale non ci pensi proprio a “mollare”. Allora la rivoluzione necessaria è quella che ridiffonda i valori e la centralità dell’antifascismo che oramai, dai media alle scuole è presentato su di un piano di parità con il fascismo stesso. Alcuni contributi sulla caduta dell’antifascismo sono disponibili qui e qui.

Direte voi… è una paginetta. No, è una notizia di reato, e un attentato alla Costituzione e alla nostra convivenza civile, con un programma qualunquista sul quale si ritroverebbero purtroppo milioni di italiani. Si va dal rimpatrio immediato per gli stranieri, all’introduzione dei lavori forzati, al riconoscimento del servizio militare prestato dai repubblichini, alla “chiusura di tutti i cosiddetti ‘centri sociali‘ italiani finanziati, difesi e sostenuti dai partiti di estrazione comunista”, alla chiusura delle discoteche all’una, a misure talebane sull’uso di alcool alla proclamazione come religione di Stato di quella Cattolica Apostolica Romana.

Eppure i neorepubblichini sanno essere anche autoironici. Da una parte esigono l’abolizione della lingua inglese (sic!), dall’altra parlano testualmente di “over 21”, laddove Dante direbbe semplicemente “maggiori di 21 anni”. Signora mia… non esistono più i fascisti di una volta.


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