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Everyone: Un’estate di razzismo, prevaricazione e violenza etnica

Bergamo, 7 agosto 2009. Nel Bergamasco la condizione degli immigrati “irregolari” è assolutamente disperata.

Milano, 8 agosto 2009. L’Italia dell’odio razziale approfitta del mese di agosto, quando le Istituzioni internazionali funzionano a ranghi ridotti, per condurre azioni di forza contro le minoranze. Sgomberi brutali di insediamenti Rom si susseguono da nord a sud. Arrivano gli agenti, denunciano i rifugiati negli insediamenti di fortuna per occupazione abusiva di suolo pubblico o privato, a volte sottraggono i minori alle famiglie, quindi abbattono i ripari e "bonificano" l’area.

Ormai, però,  le operazioni etniche non riguardano più solo i Rom, ma anche i migranti senza permesso di soggiorno e i senzatetto. Nei Cie si respira un’atmosfera di terrore. Intimidazioni e violenze sono frequenti e chi, fra gli internati, tenta di denunciare gli abusi, viene deportato in patria, spesso verso la persecuzione, in tempi lampo. Con la legge 92/2009 sulla sicurezza, in vigore da oggi, la detenzione potrà durare fino a sei mesi: una pena lunga, in condizioni atroci, che si abbatterà su esseri umani vulnerabili, colpevoli solo di fuggire fame, malattie e violenze. Al Cie di via Corelli di Milano alcuni detenuti sono appena entrati in sciopero della fame e della sete. "Siamo disposti a lasciarci morire, piuttosto che tornare là da dove siamo fuggiti. La nostra protesta nonviolenta non ci sarà di aiuto, lo sappiamo, ma forse servirà a quelli che verranno dopo di noi. Ci siamo accorti che i media italiani non danno spazio alla nostra voce, neanche quelli che una volta si occupavano di diritti civili. Siamo soli all’inferno".

Gli ultimi giorni antecedenti l’entrata in vigore della legge razziale 92 sono stati drammatici, per i Rom e i migranti, caratterizzati non solo dalla caccia all’uomo e dalle purghe etniche, ma anche da atti di grave autolesionismo compiuti dalle vittime dell’intolleranza, atti culminati con il suicidio di una giovane marocchina terrorizzata dalle conseguenze, per lei, del "reato di clandestinità". Ieri sera, infine, la giovanissima artista Rom Rebecca Covaciu, premio Unicef e già vittima di gravi atti di razzismo, è stata aggredita in pieno centro Milano da un intollerante italiano. Il fratello di lei, Samuel, 18 anni, si è messo fra la ragazzina e l’aggressore, tentando di difenderla, ma soccombendo in pochi minuti, dopo aver ricevuto pugni e calci, nell’indifferenza dei molti passanti.

Per terminare l’azione brutale, l’energumeno ha infine afferrato Samuel per il collo, stringendo con tutta la forza. Solo l’intervento di altri Rom ha evitato il peggio. Il ragazzo è stato medicato in ospedale, mentre un attivista del Gruppo EveryOne ha effettuato le prime indagioni finalizzate a identificare l’aggressore, che sarà denunciato.

http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2009/8/8_Unestate_di_razzismo%2C_prevaricazione_e_violenza_etnica.html [1]