- Gennaro Carotenuto - https://www.gennarocarotenuto.it -

Il colonialismo mentale di “La Repubblica”

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Diceva non ricordo più chi: “non sono io che sono razzista, sono loro che sono meridionali”. Parafrasandolo potremmo dire: “non sono io che ce l’ho con loro, sono loro che sono la Repubblica”. Il box che trovate a pagina 12 del quotidiano romano (cliccate sull’immagine per ingrandirla), sulle reazioni della cosiddetta “stampa internazionale” sulle polemiche su Ratzinger e Islam, è una sorta di proclama politico-culturale del quotidiano romano.

Sotto il sibillino titolo “stampa internazionale” sono elencate infatti le reazioni di quattro quotidiani… di tutto il mondo. Stampa internazionale vuol dire di tutto il mondo? Se pensavate che nella stampa internazionale poteva starci non dico l’Asahi Shimbun di Tokio, ma almeno Le Figaro di Parigi o il Süddeutsche Zeitung di Monaco sbagliavate. La stampa internazionale per la Repubblica coincide con la stampa anglosassone. Le opinioni della stampa internazionale sono quindi equamente divise tra quelle di due quotidiani statunitensi, Il Washington Post e il Wall Street Journal e due quotidiani britannici, il Financial Times e il Guardian. Punto e basta e in questo monoscopio informativo spicca anche la scelta di due quotidiani economici, notoriamente ferratissimi in questioni etiche. In un mondo dove c’è l’India, la Cina, il Brasile, ma anche ovviamente il Giappone o la Russia o la Germania, per il maggior quotidiano di centrosinistra italiano, la stampa internazionale è solo quella anglosassone. Mi domando se i lettori de La Repubblica siano davvero così gretti e provinciali.

Quello magnificato da La Repubblica, nel sud del mondo viene definito “colonialismo mentale”, la forma di colonialismo più difficile da combattere. In italiano un’espressione del genere neanche esiste e “provincialismo” sicuramente non è sufficiente. Potremmo iniziare a chiamare le cose col loro nome, “colonialismo mentale”, ma purtroppo non è neanche un anglismo, di quelli che farebbero subito breccia sulle pagine de La Repubblica.