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Ciudad Juárez si dissangua, già 280 morti nel 2009

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Ucciso il capo della polizia a Ciudad Juárez, l’epicentro della catastrofe messicana.

Juárez è una città di medie dimensioni, di meno di due milioni di abitanti, ma nei primi 50 giorni del 2009 i numeri della violenza sono catastrofici. Se il Messico di Felipe Calderón è oramai un narcostato, questa non è più solo una guerra tra narcos ma una vera e propria guerra civile tra cartelli rappresentati in parlamento, nella politica, negli apparati dello stato e della sicurezza, nell’economia. Una guerra civile che nel silenzio dissangua un paese di 100 milioni di abitanti. Se nel 2008 a Juárez i morti erano stati 1600 sui 5300 di tutto il paese, nel 2009 siamo già a 280. Di questi già 16 sono i poliziotti contro 71 di tutto il 2008.

E’ il fallimento di un progetto di città e di paese, quello del NAFTA delle maquiladoras, o è il cascame del ruolo assegnato a Ciudad Juárez e al Messico nell’economia mondo?