Ma davvero il governo Letta-Giovanardi-Vendola è l’unica possibilità?

Il nipote pisano, presidente del governicchio balneare appoggiato dal criminale lombardo, si sente finalmente a casa e può andare a cena con gli scissionisti (noto clan camorristico di Secondigliano) del cattolicone omofobo, sessista modenese. Chissà se ci sarà anche il conte zio ma, se stamane era vedevo, adesso è di nuovo Vedrò.

Intanto, il re dei telequiz fiorentino sta lì incastrato, fa buon viso a cattivo gioco ma è cianotico, si sente un po’ bischero e non gli vengono più battute. Per il PD l’importante è bollirlo. L’unica cosa veramente importante per il PD di tutta questa storia è bollire l’Osama Bin Laden fiorentino e il Mullah Omar genovese. A costo di sacrificare l’amico di sempre che sta ad Arcore.

Intanto il poeta pugliese, che a suo tempo fece il bel gesto di non votare il governicchio del rinviare, si offre, a patto che non sporchino la bandiera arcobaleno, e quindi si dice disposto, ma solo per la legge di stabilità (noto provvedimento very progressive) e per un’imprecisata riforma elettorale. Due cosette facili, e via al voto!

Buonasera… Ne parleremo col cattolicone modenese, ci consulteremo con l’avvocaticchio agrigentino, sentiremo il professorone varesino, poi riuniremo i giovani turchi per sapere quanto manca alla pensione, che con la disoccupazione giovanile che c’è signora mia… Ovviamente non faremo offendere l’ex magistrata palermitana, faremo ministro il suo collega quello dei “ragazzi di Salò” e telefoneremo in barca all’ex deputato per Gallipoli che sennò tiene il muso.

Intanto, ringalluzzito, il pisano parla già di “orizzonte 2014? e c’ha ragggione, mica la fai in tre giorni la legge di stabilità, e per disfare la porcata del rubizzo tagliagole in camicia verde ci vorrà più tempo che per la tela di Penelope.

Io, se potessi, direi una cosa al poeta pugliese con l’orecchino… mica devi fare Syriza o il Front de gauche, ma almeno una puntina di discontinuità potresti chiederla. Chennesò, far fuori il nipote collaborazionista pisano e sostituirlo con un giurista calabrese o, a maggior scorno, con un professore bolognese… così, almeno per far vedere che i centouno Bruto del PD non li abbiamo dimenticati.

Intanto i giornali ci fanno fare esercizi di respirazione, ohm, ohm… e i mercati già brindano allo scampato pericolo. Dai, che per la centesima volta gli facciamo credere che questa è l’unica possibilità. Come quella volta che il baffino di Gallipoli ci fece credere che l’unica possibilità per disfarci del satrapo lombardo era allearsi col Ku-Klux-Klan… la costola della sinistra, ancora ride. Oppure quella del grande economista di Varese, quello di lacrimuccia la torinese che godeva a mettere in mezzo alla strada la gente e… più ne rovinava di cinquantenni senza lavoro e senza pensione e più godeva… L’unica possibilità anche quella volta…

Comunque, e loro sì, li nomino. La cosa più importante di gran lunga è che l’anima di Oscar Luigi Scalfaro illumini Giorgio Napolitano. Ci credo poco, ma quasi gli accenderei un cero.