Razzismo territoriale: la chiusura della curva del Milan è una pietra miliare

Credo che sia la prima volta che una parte di uno stadio venga chiusa per “discriminazione territoriale”. È successo a Milano ieri dove nella curva del Milan “alcuni suoi sostenitori, collocati in un settore dello stadio denominato ‘secondo anello blu’, in tre circostanze (prima dell’inizio della gara, all’ingresso delle squadre in campo ed al 19° del secondo tempo) hanno indirizzato ai sostenitori della squadra avversaria un coro insultante, espressivo di discriminazione per origine territoriale”. Pertanto quel settore dello stadio resterà chiuso per un turno.

Onestamente ritengo sia una pietra miliare dopo anni di silenzio, indifferenza e sostanziale complicità da parte delle istituzioni (sportive e dello Stato) nei confronti del razzismo territoriale intra-italiano, un fenomeno criminale che non è meno grave, doloroso, infame e da combattere meno di altri razzismi ma chissà perché viene ritenuto un razzismo minore, sul quale dovremmo farci una risata. La battaglia è ancora lunga ma oggi mi sento meno solo.