La riforma Gelmini ha già paralizzato l’Università

L’Abilitazione scientifica nazionale, il fiore all’occhiello della riforma Gelmini dell’Università, sta portando invece alla paralisi totale dell’Università italiana. La tabella che segue, ad oggi, riporta il numero di commissioni concorsuali già sorteggiate per i singoli settori. I termini di scadenza per la candidatura dei commissari erano al 20 agosto. Subito dopo si sarebbero dovuti tenere i sorteggi. In pratica la maggior parte dei settori ha già accumulato tre mesi di ritardo senza che sia possibile accelerare i tempi e con i lavori che dovrebbero concludersi per legge il prossimo 25 febbraio 2013.

Il 20 novembre sono poi scaduti i tempi di presentazione delle domande, dopo i quali le commissioni già insediate potevano operare. Ad oggi, 10 giorni più tardi, con 70.000 domande presentate da esaminare da 46.000 candidati dei quali 20.000 esterni, e una mole di quasi un milione di pubblicazioni scientifiche da valutare, l’ANVUR, l’agenzia chiamata a certificare qualità e merito e pagata profumatamente sottraendo soldi a chi fa ricerca, non è ancora nemmeno riuscita a sorteggiare la maggior parte delle commissioni concorsuali. Per i giuristi addirittura non c’è ancora accordo sulla terza mediana (quella che dovrebbe individuare le pubblicazioni di qualità). Che il paese sappia che -non certo per colpa di chi concorre alle abilitazioni e manda avanti la baracca- l’Università è stata fatta infilare in un vicolo cieco.

Area 1 matematica – 3 / 7 (ovvero solo 3 commissioni su 7 sono state sorteggiate e quindi insediate)
Area 2 fisica – 3 / 6
Area 3 chimica – 5 / 8
Area 4 terra – 1 / 4
Area 5 biologia – 1 / 13
Area 6 medicina – 1 / 26
Area 7 agr&vet – 0 / 14
Area 8 Ing. civ – 3 / 12
Area 9 Ing. ind – 3 / 20
Area 10 antichità – 4 / 19
Area 11 sc. umane – 1 / 17
Area 12 giuridica – 0 / 16
Area 13 economia – 5 / 15
Area 14 sociale – 2 / 7