Twitter: l’Italia solo ventesima al mondo, l’arabo la lingua più in crescita, indovinate la città più attiva al mondo?

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Secondo uno studio della compagnia francese Semiocast, pubblicato ieri a Parigi, l’Italia (con la Germania e la Francia) è ai margini del boom di Twitter. Solo ventesima al mondo è superata da molti paesi con meno abitanti o più poveri come la Spagna o le Filippine. Ma le sorprese sull’evoluzione di Twitter non finiscono qui.

Lo studio prende in considerazione mille miliardi di tweet postati nel mese di giugno 2012 e prova a geolocalizzare i tweet nonostante meno dell’uno per cento di quelli postati usino la connessione GPS. Su oltre 500 milioni di account censiti tra genuini e tarocchi, il primato resta saldamente in mano agli Stati Uniti con oltre 140 milioni, anche se la percentuale di utenze di quel paese è in lenta riduzione di fronte all’emersione di nuove potenze. Il vero boom è infatti quello brasiliano che supera largamente i 40 milioni di utenti e che da gennaio 2012 ha superato il Giappone che resta terzo contenendo la gran crescita di Gran Bretagna e Indonesia intorno ai 30 milioni di utenze. Nei primi venti spiccano tutti i principali paesi latinoamericani. Oltre al Brasile il Messico è settimo, la Colombia è dodicesima, tallonata dal Venezuela e l’Argentina è diciassettesima. Chiudono la classifica della top-20 tre grandi paesi europei: Francia, Germania e Italia, ai margini del boom del social network informativo.

La geolocalizzazione dei Twitter per città vede Tokio perdere un primato a lungo detenuto, Londra installarsi al terzo posto e New York scivolare al quinto. Nei primi cinque infatti si trovano due metropoli del Sud del mondo, la capitale dell’Indonesia Jakarta è prima e la più grande città brasiliana, San Paolo, quarta. Ogni 50 tweet, almeno uno parte dalla capitale indonesiana. Anche Bandung, la seconda città del paese, che a noi evoca il non allineamento di Nasser, Tito e Nehru, è una capitale del social network, dopo New York ma subito prima di Parigi. Solo tre le città statunitensi tra le top-10 e completamente assenti le italiane. Al decimo posto si trova la capitale saudita Riyad e l’arabo è indicato come la lingua in maggior crescita del social network passando in meno di un anno dall’1 al 2.8%. E’ inoltre oramai imminente il sorpasso del portoghese sul giapponese come seconda lingua dopo l’inglese. Quest’ultimo continua a dominare ma con percentuali in rapida discesa. Erano due terzi i tweet anglofoni nel 2009, la metà di tutti i tweet postati nel 2010. Oggi sono appena sotto il 40%.

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