La Caritas di Silvio Berlusconi

Il signor Giuseppe Spinelli avrebbe gestito 2.5 milioni di Euro nel solo 2010 appartenenti a Silvio Berlusconi per “aiutare persone in stato di bisogno”. Tali persone bisognose (nella foto il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti), dovevano rispondere all’identikit delle ragazze di Via Olgettina (con la L, non la R): under 25, bella presenza, disposte ad andare a letto con un vecchio bavoso.

Non si può non pensare all’abisso tra il concetto di “stato di bisogno” di Silvio Berlusconi e quello del paese reale. Di qua le persone in stato di bisogno sono i pensionati con la minima, i cassintegrati, i giovani precari, i migranti ricattati. Di là sono sventolone mantenute nell’harem di un vecchio porco.

Di qua il bisogno serve per comprare beni di prima necessità. Di là, profumi, balocchi, gioielli, vestiti firmati. Di qua la linea del bisogno è 800-1.000 Euro al mese, di là 7.000 Euro a prestazione.

La cosa più triste della rivelazione della Caritas berlusconiana è però un’altra. E’ prendere atto che il paese reale, quello dei pensionati, dei cassintegrati, dei precari e di tutti quelli che faticano ad arrivare a fine mese, continui a volere ardentemente credere al paese de’ balocchi.