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Neofascismo terrorista in Spagna

carlosrepubblica Carlos Palomino era un ragazzo antifascista di 16 anni. E’ stato assassinato la settimana scorsa a Madrid da un militare professionista, militante del partito neonazista “Democracia Nacional”. Carlos andava a manifestare contro un presidio razzista organizzato dall’estrema destra spagnola e autorizzato dall’amministrazione del Partido Popular del comune di Madrid, che da sembra corteggia e gioca col consenso offerto dall’intolleranza della destra xenofoba.

Ieri almeno 2000 militanti antifascisti (nella foto sventola -come sempre più spesso accade- la bandiera repubblicana spagnola) sono tornati a manifestare -questa volta a Barcellona- per ricordare Carlos e hanno denunciato la presenza in Spagna di David Duke, uno dei leader storici del Ku Klux Klan statunitense, ed ex-deputato del partito repubblicano statunitense, venuto a commemorare il 32° anniversario della morte di Francisco Franco e a presentare pubblicazioni razziste e omofobiche e in apologia del nazismo, crimine che anche in Spagna è reato.

Con l’assassinio di Carlos sono almeno dieci i militanti antifascisti assassinati negli ultimi anni da militanti dell’ultradestra, che negli ultimi mesi si è dedicata sistematicamente alle aggressioni ad immigrati. Almeno un cittadino ecuadoriano ed uno colombiano sono stati assassinati, mentre un cittadino congolese e uno colombiano, in aggressioni diverse, sono stati massacrati fino a renderli paraplegici, mentre una ragazza latinoamericana è stata orribilmente sfregiata. Sono solo gli episodi più gravi di uno stillicidio silenzioso ed impune.

Esteban Ibarra, presidente del movimento contro l’intolleranza (vedi il video [1]) ha denunciato con forza l’impunità totale dei crimini di intolleranza razziale dell’ultradestra, chiede che non venga più autorizzata alcuna manifestazione xenofoba e considera che tali azioni siano terroristiche e che venga applicata la legislazione speciale in merito.

In direzione opposta sono andate le farneticanti commemorazioni del 32° anniversario della morte del dittatore Francisco Franco e del fondatore della Falange, José Antonio Primo de Rivera. Dal palco l’assassino di Carlos Palomino è stato definito “un eroe e un vero soldado spagnolo, che meriterebbe una decorazione”. Sarebbe apologia di reato…