Se la CNN coccola il terrorista…

post-3-1284582387-300x175 Lunedì sera, in diretta sulla CNN, Raúl Díaz Peña è stato intervistato da Patricia Janiot (entrambi nella foto), una delle principali anchor-woman del canale all-news in lingua spagnola, che lo ha presentato come uno “studente” e un “prigioniero politico” vittima di “violazioni dei diritti umani” da parte del “regime Chávez”. Alla fine dell’intervista Janiot ha perfino augurato “buona fortuna” a Díaz Peña. Ma chi è davvero Raúl Díaz Peña?

Raúl Díaz Peña è un cittadino venezuelano condannato nel suo paese per aver messo due bombe nelle immediate vicinanze delle ambasciate di Spagna e Colombia a Caracas il 25 febbraio del 2003. Gli attentati si inserivano nel contesto della serrata golpista successiva al colpo di Stato dell’11 aprile 2002 e due dei tre complici di Díaz Peña negli attentati trovarono immediatamente rifugio a Miami.

Díaz Peña, condannato a 9 anni e 8 mesi, si è reso irreperibile dopo aver usufruito dell’ennesimo permesso per buona condotta, introdotto come altri benefici dal governo Chávez, e si è rifugiato negli Stati Uniti. Lo stesso Díaz Peña ha descritto nell’intervista come sia riuscito a farsi gioco dei benefici carcerari introdotti da Chávez in quello che deve essere il primo paese al mondo a concedere permessi premio ai “prigionieri politici”.

La fuga di Díaz Peña, che otterrà asilo politico negli Stati Uniti, sarebbe stata organizzata dalla deputata cubano-statunitense Ileana Ros-Lehtinen, vincolata con i terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosch, tra l’altro responsabili della bomba nell’aereo di Cubana che nel 1976 causò la morte di 73 persone, “soprattutto negretti”, come affermò per sminuire i fatti il reo confesso Bosch. A Miami Díaz Peña sarebbe ospite di un’organizzazione vicina ad Alejandro Peña Esclusa, il neonazista venezuelano la presenza del quale in Italia fu denunciata da Giornalismo partecipativo.

Il fatto curioso, vada come chiosa, è che dal 2006 il Venezuela è inserito nella lista dei paesi che non collaborano a sufficienza con gli Stati Uniti nella lotta al terrorismo.