Gli storici cileni con lo sciopero dei mapuche

Un gruppo di 180 docenti universitari di discipline storiche ha manifestato ieri a Santiago del Cile in solidarietà con lo sciopero della fame, giunto al 58° giorno, di 32 indigeni mapuche incarcerati nel sud del paese.

I militanti mapuche, che nella maggior parte dei casi sono accusati per azioni non violente e accupazioni di terreni, vedono applicate contro di loro le leggi antiterrorismo scritte dall’ex dittatore Augusto Pinochet. Ciò porta a farli processare davanti alla giustizia militare e all’automatico raddoppio di tutte le pene.

Secondo Sergio Grez, professore di storia all’Università del Cile: “Come storici dobbiamo testimoniare anche scendendo in strada l’ingiustizia perpetrata durante i secoli contro il popolo mapuche”.

“Quello che come storici chiediamo – aggiunge Lorena Fries, direttore dell’Istituto Nazionale di Studi sui Diritti Umani – è che il governo recepisca immediatamente le richieste dei detenuti, riformi la Legge Antiterrorista di Pinochet ed elimini dalla legislazione cilena qualunque norma che limiti i diritti fondamentali della persona”.

Tre dei 32 scioperanti, tra i quali si trovano anche due minorenni, sono in condizioni critiche e sono stati trasferiti in ospedale.