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Yet another post about Grillo

5158_0 Con Mariangela Vaglio, Giulio Raffi, Leandro Rufini, Luca Collazuol, Lorenzo Moro

Lorenzo Moro: giusto per il gusto della polemica le scrivo. Certo, lei non organizza V-day e non urla “vaff…” ma il post su Polito non è poi dissimile da quelli di Beppe Grillo.

Luca Collazuol: premetto che sono persona di bassa cultura, ho studiato solo alle professionali, e che vivo nel ricco nord-est, dove all’ora e labora si è preferito il labora e basta, il che, onestamente, non mi sembra un gran successo. trovo la sua idea sul movimento di Grillo tendenzialmente corretta e condivisibile, mentre la sua idea sulla destra e la sinistra tendenzialmente fallace. Non capisco in cosa lei trovi differenze tra le idee delle due fazioni. Ritengo che queste due visioni siano nate con l’industrializzazione e siano due facce della medesima medaglia. forse il marxismo o il capitalismo possono essere ancora utili, ma non per il popolino. noi dal basso abbiamo bisogno che venga cambiato il sistema non la dirigenza, dobbiamo andare verso la decrescita, è essenziale. come lei ben sa nessuno ne a destra ne a sinistra vuole questo indi per cui sono due realtà altamente dannose per tutti. Le auguro di potersi occupare di quello che più le aggrada per ancora lungo tempo, con assoluta libertà.

Mariangela Vaglio [1]: Anche io ho parecchi dubbi sulla proposta di Grillo, più che altro perchè non mi sembra che per connotarsi come unavera proposta avrebbe bisogno di una più seria riflessione a monte. è una reazione di pancia ad una situazione che, non neghiamolo, fa altamente schifo, ma ho il sospetto che la cura possa essere inutile, o ancora peggio del male. Ne ho scritto anche io sul mio blog. Se vuoi passare, mi farebbe piacere.

Leandro Rufini: Ancora una volta, purtroppo, non riesco a non intervenire contro la presunzione. Sig. (o Dott. … non so!) Giulio Raffi io penso che sia un po’ presuntuoso pensare che trecentomila persone grillanti rappresentino esattamente il malcontento di tutti gli Italiani dissidenti … Le assicuro che gli Italiani dissidenti sono molti di più di trecentomila e non si sentono affatto rappresentati da alcuno, al momento, tanto meno da Grillo e, molto meno ancora, dai grillanti. Mi sembra, quindi, presuntuoso considerare l’evento Grillo come la frontiera oltre la quale la delusione non può andare. Credo piuttosto che il vero dissenso sia stato fortemente rappresentato dalla FIOM … e gli operai, anche se oggi non si chiamano più così perché è sconveniente per i padroni che a loro volta oggi non si chiamano più così perché è sconveniente e basta, sono molti di più dei trecentomila grillanti. E, comunque, forse dovreste un po’ ridimensionare la vostra presunta forza: nello stesso giorno e nelle stesse ore (ed anche oltre) del V-day in tutta Italia, a Roma c’erano circa duemilionicinquecentomila persone alla Notte Bianca … e sfido chiunque a trovarne, tra questi, più di un centinaio contento della politica attuale. Adesso fatela finita … non avete inventato nulla e comunque vi fate condurre da una persona sostenuta dai suoi soldi e da uno stuolo di avvocati (per sua stessa ammissione) … vi ricorda nessuno??!!!

Giulio Raffi: Non vorrei aprire una polemica personale tra me e te su questo argomento ma, piuttosto allargare il discorso in generale su una questione di metodo. Qui non si tratta di fare la gara tra chi è più di sinistra, perchè più in grado di fare un’analisi della realtà con la lente dell’ideologia. In questo tu sei sicuramente più abile perchè sei un accademico ed io un semplice osservatore. Però attenzione, l’ideologia spesso acceca e non porta lontano, la storia è colma di questi esempi negativi . I fenomeni attuali sono pieni d’incognite spesso di difficile interpretazione ma, ciò che più conta, in continua evoluzione. E questo vale ancora di più con l’avvento della libera informazione generata dalla rete che tutti ci interconnette, ci consentendo, quasi in maniera socratica, di dialogare in tempo reale e quindi di influenzarci reciprocamente senza condizionamenti esterni interessati.Quindi caro Gennaro qui casca la tua citazione sul noto film di Sidney Lumet. Lì il protagonista era davanti ad una platea passiva che pendeva dalle sue labbra raccogliendo solo la sua rabbia antisistema. Grillo è costretto dalla rete a dialogare con tutti i suoi interlocutori (io stesso gli invio quasi quotidianamente le mie segnalazioni)pena la caduta del suo gradimento se non raccogliesse le istanze che tutti noi gli inviamo. In questo stà la sua forza, l’abilità a trasformare le richieste diffuse della società in proposta. E qui sta invece il tuo limite, scusa se te lo dico, non aver compreso che in questa fase se si vuole rompere con l’accerchiamento del sistema bisogna ripartire dal basso poi, in un secondo tempo, quando ci sarà abbastanza aggregazione, potremo provare anche a cambiare la nostra società da sinistra. Un passo per volta. Era questo che intendevo quando ti chiedevo di usare maggiore prudenza di giudizio sulle cose italiane, non certo il volerti escludere dal dibattito, lungi da me.

Per quel che riguarda il tuo esempio sulle moschee la cosa mi pare, dal mio punto di vista almeno, alquanto infelice perchè senza essere della lega, ritengo quei luoghi centri di sovversione nè più nè meno delle nostre chiese, quindi meno ce ne sono meglio è. In questo sono leninista. Se uno ha bisogno di curare il proprio spirito con un dialogo con il proprio Dio lo faccia a casa propria, si sottrarrà alle manipolazioni che da sempre, checchè tu ne pensi, le religioni fanno di questa debolezza degli uomini. Ed io credo che mille debolezze non fanno una forza ma il loro uso sì.
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